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l’intervento del primo cittadino

«Non si usi questa giornata per deligittimare le istituzioni»

Laura Blasich
2 minuti di lettura



L’Anpi non c’era, come promesso, alla cerimonia organizzata dal Comune nel cimitero di via 24 maggio, dove, invece, i rappresentanti del Pd si sono presentati, numerosi. La segretaria dem Michela Percuzzi e il consigliere comunale Fabio Delbello lo hanno fatto tenendo un Tricolore e dei garofani rossi, da depositare poi all’ossario dei caduti della Resistenza, e con loro c’erano la capogruppo Lucia Giurissa e il consigliere Paolo Fogar, l’ex sindaco Adriano Persi e il presidente dell’associazione Apertamente Paolo Polli. Defilato, Davide Strukelj, tra i papabili alla candidatura a sindaco del centrosinistra, mentre tra le prime file si sono fatti vedere la consigliere de La nostra città Annamaria Furfaro e componenti del direttivo del Comitato rione centro, pure con bandiera italiana e fiori rossi. Schierati, a fianco dell’ossario, quest’anno solo i labari delle associazioni combattentistiche e d’arma, cui è stata data la parola per prime per ricordare, tramite l’intervento del rappresentante di Assoarma Giovanni de Manzini, il ruolo attivo e il sacrificio di tanti militari di carriera nel movimento di Liberazione del Paese. «Il nostro essere qui è un dovere morale e civile», ha detto Cristian Fucile, delegato Fim Cisl, a nome del comitato unitario antifascista Fincantieri, che fino a un passato recente è sempre stato parte attiva del corteo e delle commemorazioni del 25 Aprile a Monfalcone. «I propri valori vanno tenuti stretti, ma in funzione di un’Europa inclusiva, di pace, al cui centro ci sia l’uomo», ha aggiunto. «Allora ci fu uno sforzo unitario, mentre ora devo constatare che ci troviamo ancora con una festa divisiva», ha affermato l’assessore regionale Sebastiano Callari, augurandosi «una riconciliazione necessaria per consentire al Paese di farcela». Per il sindaco Cisint «trasformare il 25 Aprile in un’occasione di divisione e contrapposizione ideologica svilisce il valore e il significato della festa nazionale. Noi siamo, senza ambiguità, dalla parte di tutti coloro che hanno combattuto per la nostra libertà e per l’onore della nostra Patria», ha rivendicato. «Nessuno può oscurare il nostro diritto e il nostro dovere – ha aggiunto Cisint – di rendere l’omaggio sincero della città, che rappresentiamo come istituzione, nei confronti di tutti i combattenti della Liberazione. Usare invece il 25 Aprile per delegittimare le istituzioni espresse dal consenso democratico per me è una mancanza di rispetto di chi diede la sua vita allora». Proprio per «il valore da sempre attribuito alle istituzioni», la capogruppo dem Giurissa ha ricordato come «l’amministrazione abbia avuto più di un anno per far entrare Monfalcone tra le città antifasciste, come chiesto da una mozione del Pd» . Giurissa ha rilevato poi come la discussione di mozioni sia ancora ferma al 2019. «Se questa è la sua idea di democrazia, per noi non è abbastanza», ha aggiunto. —

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