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GRADISCA

Con il lutto vissuto ieri dalla comunità di Mariano del Friuli, salgono in tutto a 31 i decessi legati al Covid nella zona del Gradiscano. Secondo i dati aggiornati della Protezione civile, il comune più colpito è quello di Romans d’Isonzo, con 11 defunti dall’inizio della pandemia. In questa triste classifica seguono Gradisca d’Isonzo con 8, Villesse con 5, Mariano del Friuli con 3 morti. A questi comuni va idealmente aggiunto anche quello di Sagrado, centro che formalmente fa parte della Sinistra Isonzo ma storicamente gravita su Gradisca, con 4 deceduti. Solo i comuni più piccoli, Moraro e Farra d’Isonzo, non hanno ad oggi pianto alcun compaesano.

A ogni modo piccoli segnali di speranza si intravedono all’orizzonte, come sembra suggerire la periodica analisi del sindaco della Fortezza, Linda Tomasinsig, sull’andamento del contagio nella sua città. Gradisca ha visto infatti dimezzato nell’ultimo mese il numero degli “attualmente positivi”: al 16 marzo erano 39, oggi – al ritorno in zona arancione – sono 20, in alcuni casi ospedalizzati. «Dopo un mese di restrizioni alle attività e ai movimenti abbiamo registrato una diminuzione, abbastanza rilevante e costante nei contagi – fa sapere la prima cittadina –. Peraltro quello di fine marzo non è stato neppure il picco massimo raggiunto a Gradisca, dal momento che avevamo avuto 60 casi simultaneamente a fine gennaio, e ben 80 a novembre e altrettanti a dicembre», il tutto senza contare il focolaio invernale al Cara con un centinaio di contagi. «La situazione lentamente è migliorata ma guai farsi illusioni. Invito a mantenere il massimo grado di cautela, prendendo le ben note precauzioni».

Per ciò che riguarda la distribuzione per età, i casi colpiscono in ugual misura le fasce di età tra i 40 e i 59 anni (32%) e quella tra i 60 e i 79 (idem), mentre il virus è meno diffuso nelle fasce più giovani: il 23% dei casi riguarda chi ha tra i 20 e i 39 anni e il 13% tra 0 e 19. Dato importante, visto il rischio contagiosità rilevato proprio fra i giovani. «Attualmente non ci sono casi in città tra gli over 80 – conclude Tomasinsig – e voglio pensare che ciò sia dovuto al fatto che molti dei nostri anziani sono stati vaccinati. Invito chi ancora non lo avesse fatto a pensarci responsabilmente, a prendere contatto con il proprio medico per eventuali consigli e a prenotare la vaccinazione». È possibile prenotarsi con comodità anche presso le due farmacie presenti sul territorio comunale. —



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