TRIESTE Si sentono disorientate, scollegate dal mondo, tanto più ora che internet è diventato uno strumento indispensabile per continuare a sentirsi parte di una comunità. Circa 200 utenze di piazza Foraggi servite da vari operatori telefonici, soprattutto famiglie ma anche la farmacia e la stazione di servizio della zona, sono mute da lunedì 29 marzo quando, nel corso di alcuni lavori di AcegasApsAmga, è stato tranciato un cavo di rete che Telecom ora sta cercando di ripristinare.
«Lunedì 29 – raccontano Valeria Falagiani e David Pizziga, titolari della Farmacia Foraggi – è stata una giornata da incubo perché ci siamo trovati isolati di punto in bianco. Attraverso la linea dati possiamo consultare le ricette e inserire i dati relativi ai tamponi rapidi e abbiamo la gestione delle prenotazioni al Cup delle visite e dei vaccini anti-Covid. Per limitare i danni abbiamo utilizzato una chiavetta che avevamo in casa e abbiamo attivato il trasferimento della linea fissa su un telefonino. Abbiamo dovuto fare tutto da soli: ormai i servizi clienti delle compagnie telefoniche sono in mano ai computer ed è impossibile parlare con un vero operatore. Il paradosso è stata la difficoltà nel comprare un cavo per usare la “Vodafone station” in quanto molti negozi in zona rossa sono chiusi».
Giovanni B. è invece la persona che ha segnalato il disservizio al Piccolo: abita nel complesso residenziale che racchiude i civici dall’1 al 4: «Wind, il mio operatore, mi aveva spiegato che la competenza del cavo è di Telecom ma è impossibile parlare con qualcuno se non si ha un abbonamento. Dal 29 ci siamo trovati senza telefono e, decisamente più grave, senza internet, in un periodo di smart working e didattica a distanza. Nel condomino abitano anche due persone anziane che hanno avuto difficoltà a mettersi in contatto con Asugi per alcune visite importanti». Anche Fabiana Dellavedova non nasconde la rabbia: «Mio marito per lavoro è reperibile e non avere il telefono fisso è un problema in quanto il cellulare non ha una linea stabile». Roberto Rovere si è trovato invece impossibilitato a portare avanti l’attività della sua associazione: «Come Gruppo sportivo Val Rosandra stiamo organizzando delle gare per gli agonisti, ma senza internet è impossibile gestire le procedure. È una situazione disastrosa e tutto per un cavo tranciato. Un inquilino ha il figlio che studia ed è costretto a collegarsi dal cellulare. Stanno facendo anche dei lavori alla rete del gas, è veramente un periodo difficile».
Il danno, come si diceva, è stato causato da uno scavo nel corso dei lavori di AcegasApsAmga, che sta provvedendo a sostituire 90 metri di condotta dell’acqua in via Signorelli. L’intervento si è reso necessario a seguito dell’indagine che la società sta conducendo sulla dispersione idrica a causa delle tubature ormai obsolete. La nuova condotta avrà anche una portata maggiore: da 60 a 100 millimetri. Il cantiere era iniziato a metà marzo e si chiuderà a metà maggio.
Appena constatato il danno, fanno sapere da Acegas, è stata subito contattata Telecom che proprio ieri ha inviato una squadra sul posto assicurando il completamento del ripristino della linea entro domani.—