TRIESTE Giovedì 8 aprile riprende il servizio integrativo scolastico del Comune di Trieste: una bella notizia per le circa 1.200 famiglie iscritte al Sis, che con il ritorno delle scuole (fino alla prima media) potranno ora contare sul supporto degli educatori anche dopo il trillo dell’ultima campanella. La notizia arriva dopo un confronto serrato, l’ennesimo riguardante il personale dei ricreatori, che il Comune ha avuto con la Regione e con Roma per il via libera alla ripartenza del servizio.
Resteranno fermi i ricreatori, che non sono connessi all’attività curricolare: «Va detto però che le attività di Sis vengono fatte dai nostri educatori all’interno dei ricreatori, e noi lasciamo loro la possibilità di proseguire anche oltre l’orario scolastico».
Coglie l’occasione per intervenire anche il segretario provinciale della Cisl Fp Walter Giani. Nei mesi scorsi il personale dei ricreatori era stato – in un primo momento – escluso anche dall’accesso ai vaccini, e nella vicenda Sis il sindacalista vede un ripetersi della stessa dinamica: «Non comprendiamo i mancati automatismi che dovrebbero recepire l’equiparazione dei ricreatori agli altri servizi educativi del Comune. Come già avvenuto per la questione vaccini, anche in questo caso vediamo un trattamento diverso, pur essendo lo stesso il contratto di lavoro ed essendo i ricreatori di fatto equiparati alle scuole d’infanzia. Non vorremmo dipendesse da una discutibile organizzazione del servizio». —