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Ricoverati con il virus Marito e moglie morti a distanza di 11 giorni

Claudio Russo aveva 83 anni. Era stato docente di Chimica Lui deceduto al San Giovanni di Dio, Marta Malni a Cattinara

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Emilio Danelon

A distanza di undici giorni dalla scomparsa, all’ospedale triestino di Cattinara per coronavirus, dell’artista e professoressa Marta Malni, è deceduto all’età di 83 anni anche il marito, il professor Claudio Russo. Era ricoverato all’ospedale San Giovanni di Dio di Gorizia per aver contratto, anche lui, un’infezione da Covid-19. Ambedue hanno dovuto arrendersi in maniera così tragica e repentina, uno dopo l’altra, al nemico subdolo e invisibile che tanti decessi sta causando.

Nativo di Monfalcone, Claudio Russo aveva frequentato il liceo scientifico Buonarroti della città dei cantieri. Successivamente, si era iscritto alla facoltà di Chimica dell’Università degli studi di Trieste, laureandosi a pieni voti. Una lunga e prestigiosa carriera, la sua, passata tutta all’interno dell’Ateneo triestino diventando stimato docente di Chimica. «Era una persona di profonda cultura, apprezzato dagli studenti per la chiara esposizione della sua materia», il ricordo dei tanti che lo conoscevano bene e lo apprezzavano. Oltre alla docenza e alla ricerca, aveva sostenuto e diretto a lungo il Circolo Ricreativo Universitario Triestino, per il quale aveva organizzato importanti eventi culturali e sportivi.

Ma Claudio Russo viveva anche di tante passioni: era un grande amante della montagna e dello sport in generale. Alternava le arrampicate estive allo sci invernale e aveva praticato, anche a livello agonistico vari sport, tra i quali il tennis e il ciclismo. «Era un uomo socievole che amava dialogare con tutti, confrontandosi con gli interlocutori con estremo rispetto ed altrettanta attenzione», la sottolineatura . Ha sempre coltivato la sua innata passione per la musica classica e lirica, così come per altri molteplici interessi culturali. Appassionatosi alla storia e all’arte di Gorizia, amava definire la città come «la più bella dell'intera regione».

Persona estremamente dinamica e amante della vita, ha lasciato un’orma profonda del suo operato. Tutti coloro che hanno avuto il piacere di conoscerlo gli renderanno ora l’ultimo saluto nel ricordo di una persona che ha fatto dello studio la sua costante di vita, arricchita altresì dalla sua serietà didattica. Il funerale si svolgerà domani alle 12 nella chiesa di San Giuseppe Artigiano.

I familiari hanno però voluto ringraziare le tante persone che si sono prese cura di lui, dai medici a tutto il personale sanitario del Reparto di medicina Covid-19 dell’Ospedale di Gorizia per lo straordinario impegno e la grande disponibilità. In particolare ringraziano il dottor Stefano De Luca per le sua attenta assistenza medica e l’operatore sanitario Arrigo, sempre pronto ad effettuare videochiamate con grande sensibilità e partecipazione, tali da rendere la distanza fisica meno dolorosa. —

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