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Ripulita l’area del Sant’Elia in vista del parco fotovoltaico

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SAN PIER D’ISONZO

Sarà completata entro il 5 maggio, stando all’ultima ordinanza emessa dal Comune di San Pier d’Isonzo, l’operazione di ripristino dell’area ai piedi del colle Sant’Elia, compresa tra l’autostrada A4 e la stazione elettrica di Redipuglia. In questi giorni il terreno, dove la società pordenonese Omnia 3 Energy ha proposto di realizzare tre impianti fotovoltaici, di cui uno da consegnare al Comune con progetto di finanza, è stato del tutto ripulito dalla vegetazione. Dopo aver già effettuato due proroghe (di cui l’ultima causa emergenza sanitaria), l’ente locale aveva stabilito con l’ultima ordinanza la consegna del piano degli interventi entro il 29 gennaio e la rimozione e l’avvio a recupero o smaltimento dei rifiuti e il ripristino dello stato dei luoghi entro il 5 maggio, sempre a cura della proprietà, la ditta Donà Alfonso, con sede a Montegrotto Terme. L’impianto di 999 kwp (chilowatt di picco) di potenza sarà costruito su una porzione di 15 mila metri quadri dell’area, garantendo un ricavo annuo al Comune per almeno 20 anni. Il valore della convenzione viene stimato in 1 milione 565.200 euro come somma dei ricavi massimi previsti per la gestione del servizio e degli 820 mila euro di lavori previsti nel progetto preliminare. Il ricavo massimo annuo per il Comune ammonterebbe quindi a 37.260 euro all’anno, in cambio il concessionario potrà realizzare altri 2 impianti, uno a nome della ditta stessa e uno a nome dell’attuale proprietario dell’area.

L’ente locale inoltre entrerà in possesso in modo gratuito dei 15 mila metri quadri e la proprietà ha già sottoscritto un impegno di donazione del lotto, pari a un terzo del terreno dell’ex cava di prestito, che si trova tra l’autostrada A4 e la strada per il colle Sant’Elia, adiacente alle infrastrutture di Terna. L’intervento è stato quindi inserito dal Comune nel suo piano triennale delle opere 2021-2023, anche se il percorso non sarà così immediato, perché la proposta avanzata dalla società pordenonese dovrà comunque essere messa a bando.—



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