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Luca Visentin / cervignano

Le firme sono arrivate a quota 1. 027: alle 400 sulla carta se ne sono aggiunte oltre 600 digitali. Un segno che dinostra come i problemi ambientali interessino alle nuove generazioni.

Sono questi infatti i numeri della petizione depositata al Comune di Cervignano, e visionata dal primo cittadino Gianluigi Savino, che mira a tutelare la bellezza naturale, paesaggistica e storica dell’area dell’Obiz, zona agricola della parte Sud-orientale di Cervignano su cui pende un futuro progetto di strada a scorrimento veloce costituendo così un prolungamento della tangenziale già esistente, che da Strassoldo arriva fino alla rotonda di Terzo e che proseguirebbe poi fino a Grado. Il comitato non è contrario al progetto, ma ne chiede una radicale revisione, facendo passare la strada leggermente più a Sud e riducendo l’impatto e l’invasività ecologica di un’opera che comprometterebbe anche una vasta area dei vigneti presenti.

«Non abbiamo ancora avuto il piacere di parlare con il sindaco – afferma il presidente del comitato Antonio Rossetti –, ma mi auguro che assieme al consiglio comunale possa vagliare attentamente le nostre proposte e ci sia un atto pubblico e ufficiale che possa salvaguardare. Stiamo aspettando un documento politico concreto. I cervignanesi hanno davvero capito l’importanza straordinaria del tema della tutela di una delle ultime aree sopravvissute allo sfacelo urbanistico del territorio».

Del comitato, oltre a Rossetti, fanno parte anche Luca Furios, Alberto Degano, Samantha Portolan, Roberto Zorzenon e altre personalità che in passato e nel presente si dedicano all’impegno civico. Adesso, dunque, si aspettano delle risposte politiche concrete da parte dell’amministrazione Savino.

«Per gli amministratori comunali, senza distinzione tra maggioranza e opposizione – afferma poi il comitato –, si tratta solo di fare appello all’amore per il proprio paese e di scrivere poche motivate righe di una mozione bipartisan da votare nella prossima seduta del consiglio comunale che sarà convocata».

Non solo però. Il comitato auspica che «ci sia un impegno da parte del Comune a rivolgersi alla Regione per studiare insieme e daccapo il tracciato della nuova strada, riducendone in questo progetto la dimensione e l’impatto anche da un punto di vista economico». —

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