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RUDA

Una questione destinata a far discutere quella sollevata dal primo cittadino di Ruda, Franco Lenarduzzi, che interviene anche in qualità di presidente regionale dell’Anci dei piccoli Comuni. Il tema è quello della nuova legge regionale che prevede un accentramento in capo alla Regione della polizia locale. La preoccupazione di Lenarduzzi, che si fa portavoce anche degli altri sindaci del territorio, riguarda una sovrapposizione e un accumularsi di compiti che gradualmente, in questi ultimi anni, si sono venuti a creare e devono essere svolti dai singoli agenti, oltre a creare una certa confusione di compiti a livello nazionale oppure con altri corpi regionali.

«Anche i piccoli comuni devono poter prendere parte alla discussione, poter cooperare a ridisegnare questa riforma che li coinvolge direttamente – sintetizza Lenarduzzi –, perché nell’agente di polizia locale, il cittadino non deve vedere negativamente un repressore, ma una figura che lo sostenga e che lo indirizzi in caso di difficoltà, che operi per la sicurezza ma anche per la prevenzione».

Il timore del sindaco Lenarduzzi si concentrata sulla prospettiva che la nuova riforma regionale anziché avvicinare la polizia locale alle esigenze dei cittadini, la allontani, anche nel senso territoriale, con la creazione di nuclei specialistici che dovrebbero operare su tutto il territorio regionale, anche al di là dei singoli territori comunali e ben oltre i loro confini. —



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