AcegasApsAmga investe 100 milioni e rinforza le reti di luce, acqua e gas
L’amministratore delegato Gasparetto: «Questo territorio cresce più di altri». In arrivo anche 120 mila contatori nuovi

Cento milioni tondi nel quadriennio 2021–2024: 20 milioni di euro sul servizio elettrico, 40 milioni sull’idrico, 40 milioni sul gas. Il piano industriale di AcegasApsAmga, inserito nel più generale contesto del gruppo Hera, punta esplicitamente su Trieste. «Perché Trieste – premette Roberto Gasparetto, amministratore delegato della multiutility del Nordest – è una realtà che cresce più di altri territori. Questa crescita deve essere capita, assecondata, pilotata. AcegasApsAmga vuole rappresentare un fattore di sviluppo sostenibile». Gasparetto lo dice senza giri di parole: «Oggi l’azienda ritiene di concentrare le proprie forze più su Trieste che sul Veneto».
Dopo il ciclo riflessivo del 2018-2019-2020 c’è bisogno subito di qualche elemento di feconda discontinuità: tanto per cominciare, rispetto al decennio precedente la società triestina-padovana-udinese “entra” in porto con una progettualità innovativa, non solo per gestire le reti. Fulcro dell’operazione e priorità operativa è il tema elettrico «perché – continua Gasparetto nel suo ufficio nello spigolo di palazzo Modello che guarda dall’alto l’ufficio di Dipiazza – le modifiche costruttive, che cantieri e armatori portano alle navi, motivano scali e pubbliche amministrazioni a effettuare rapidi adeguamenti tecnologici».
Obiettivo dei 20 milioni da investire: Trieste deve potenziare per il 15% l’erogazione di energia elettrica. «Si pensi che una nave da crociera ormeggiata – esemplifica il manager rodigino – consuma un sesto dell’intero fabbisogno di Trieste». Allora è necessario irrobustire il sistema: avvicendando le fonti di approvvigionamento, ridisegnando la rete, connettendosi con la Slovenia, ragionando con Terna, dialogando con Wärtsilä, confrontandosi con l’Autorità portuale, mettendo in campo intelligenza artificiale.
Accanto alla “scommessa porto” c’è la quotidianità di esercizio: AcegasApsAmga inserirà nelle case dei triestini, soprattutto nelle annate 2022-23-24, 120.000 contatori elettrici di seconda generazione.
Anche il servizio idrico assorbe quattrini e ricerca. Le perdite di una rete antiquata sono calate al 35% ma restano troppo alte: Gasparetto vuole scendere sotto il 30%. La “distrettualizzazione” distributiva consentirà una pressione diversificata da zona a zona, con doppio vantaggio operativo ed economico. All’utilizzo del satellite, per individuare i luoghi di perdita, si aggiungerà il volo di un aereo con dotazioni speciali. Controlli con tecnologie avanzate, una sorta di bombe d’aria, anche nella condotta sottomarina. Un discorso a parte merita il masterplan regionale degli acquedotti, un lavoro di coordinamento e di integrazione tra sette gestori e una ventina di sistemi, che sarà condotto dalle società interessate in raggruppamento temporaneo di imprese.
Allerta sul settore gas, perché finalmente, dopo anni di rinvii, potrebbe essere bandita la gara per gestire il servizio distributivo. AcegasApsAmga vuole presentarsi all’eventuale lizza con gli argomenti giusti: negli ultimi anni ha divelto mezza città per piazzare le nuove tubature al posto delle vecchie condotte di ghisa grigia, adesso concluderà l’operazione con gli ultimi 5,3 chilometri, che Gasparetto considera «i peggiori, i più impegnativi». Anche nel quadriennio 2021-24 il gas rappresenta un capitolo di investimento importante con 40 milioni. —
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