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Recuperata l’oca del canale a Monfalcone, il proprietario è stato multato

Avrebbe dovuto tenere gli animali in gabbia per contenere il rischio da aviaria Dodici persone impegnate nel salvataggio (forestali e pompieri) durato due ore

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Il tentativo di salvataggio con la rete (Foto Bonaventura) 

MONFALCONE. È ritornata a casa, a Ronchi dei Legionari, l’oca che per un paio di settimane aveva fatto del canale Dottori, a ridosso della centralina idroelettrica di largo Anconetta, la sua nuova abitazione. Per consegnarla al suo proprietario, Renato Marega, dal cui terreno agricolo l’animale aveva preso il volo dopo essere stata spaventata da un cane, sei forestali del Corpo regionale e altrettanti vigili del fuoco hanno impiegato oltre due ore e mezzo.

Monfalcone, è tornata a casa l'oca del canale

Finale positivo per l’oca, non per il proprietario che è stato multato per aver violato le disposizioni sanitarie contro l’aviaria. Visto il rischio di contagio da virus infatti, di cui è vettore l’avifauna, e l’ordinanza emessa anche dal Comune di Ronchi dei Legionari, le oche dovranno essere sistemate in un recinto, in modo tale che non possano scappare come è successo.

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Per l’oca la giornata era iniziata in modo tranquillo, anche se l’innalzamento del livello dell’acqua, dovuto alle abbondanti precipitazioni della nottata, l’aveva fatta scendere nell’ultimo tratto del Dottori. Tant’è che l’assessore comunale al Benessere animale e servizi ai cittadini Giuliana Garimberti, che aveva segnalato la presenza dell’animale e poi seguito le verifiche sulla salute dell’esemplare, e il proprietario all’Anconetta non l’avevano trovata ieri mattina, a ridosso dell’orario stabilito per avviare le operazioni di recupero. L’oca è stata però individuata da alcuni cittadini, in particolare Giustina Selvelli che l’ha sempre tenuta d’occhio, mantenendo informato Renato Marega.

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Il Corpo forestale regionale è stato quindi avvisato dello spostamento dell’animale, che nel frattempo aveva pure approfittato del pane secco lanciato da un condominio, e del diverso scenario delle operazioni. A renderle più complicate ci ha pensato la forte corrente, ma anche l’elusività dell’oca, capace di giocare a rimpiattino per buona parte della mattinata.

I primi due forestali giunti sul posto hanno cercato, anche con l’aiuto del proprietario e di altri volontari, di recuperare l’oca prima con dei retini posizionandosi sulle rive del canale, e poi con delle reti. L’oca, però, si è avvicinata e si è allontanata a più riprese, con uno scatto deciso quando, almeno in un paio di occasioni, la cattura pareva cosa fatta.

Alle 10 sono quindi arrivati altri due componenti del Corpo forestale regionale a cui se ne sono aggiunti, poco dopo, ulteriori due, muniti di nuove reti e attrezzature. Nel frattempo anche i curiosi sono aumentati, una volta cessata la pioggia, attirati dal movimento attorno alla parte finale del canale, a ridosso dell’ultima centralina idroelettrica, dove il Dottori si allarga e l’animale si era sistemato. Dalla finestra di un palazzo a ridosso della zona si è sporta pure un’anziana, offrendo del pane per cercare di attirare l’esemplare, mentre una ragazza in bicicletta ha messo, scherzando, a disposizione il suo materassino gonfiabile.

Un aiuto decisivo è arrivato invece dai Vigili del fuoco di Monfalcone che hanno dato man forte agli uomini della Forestale nel tendere due reti attraverso il canale e indirizzare l’animale utilizzando un getto d’acqua. Sempre più impaurita, l’oca è però sfuggita nuovamente, e ci è voluto l’intervento di un vigile del fuoco, abilitato a operare in acqua e attrezzato di conseguenza, per prendere l’animale. Sfiancata dal continuo andirivieni nel Dottori, l’oca era pure salita sulla sponda, scappando però subito in acqua. La cattura è stata accolta da un applauso dei numerosi cittadini presenti e dal sollievo del proprietario, che ieri ha espresso il suo ringraziamento al Corpo forestale regionale, Vigili del fuoco e a Giustina Selvelli. —

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