La pandemia ha di fatto obbligato l'Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina (Asugi) a rimodulare diverse iniziative sanitarie per la prevenzione e il controllo dei tumori femminili.
Ecco allora che riparte da questo mese il progetto Hpv selfie, dedicato al Papilloma virus umano e alla diagnosi precoce del cancro alla cervice uterina, che offrirà alle donne, timorose di accedere ai servizi a causa del Covid, di farsi un auto prelievo a domicilio. Riceveranno a casa un kit completo da rinviare ad Asugi per posta.
«L'autoprelievo non sostituisce lo screening, ma ci permette di posticipare il prelievo normale, senza rischi d'incorrere in patologie importanti», sottolinea Daniela Gerin, responsabile dello screening regionale della cervice uterina, impegnata nella divulgazione di una maggiore cultura verso la prevenzione nella Giornata mondiale contro il cancro. Lo fa insieme a Carla Dellach, referente dei programmi di screening alla mammella e al colon retto, ad Alessandra Guglielmi, direttore della struttura complessa di Oncologia, e a Rita Ceccherini, responsabile della struttura complessa del Centro sociale oncologico. In aiuto alle donne vanno anche i 53 posti settimanali di prelievo in più previsti per lo screening alla mammella, attivi dal 28 gennaio e fino alla metà di giugno. Il servizio, operativo anche sabato mattina, ha di fatto subìto un notevole rallentamento da un anno a oggi. E da gennaio l’accesso allo screening mammografico per donne fino ai 74 anni è stato esteso anche alla fascia di età compresa tra i 45 e 49 anni: per motivi organizzativi, nel corso di quest’anno verranno contattate le persone che compiono 45, 47 e 49 anni, mentre le donne che nel corso del 2021 compiranno 46 o 48 anni verranno contattate nel 2022.
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