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Il messaggio dal reparto Covid di don Gilberto: «È molto dura»

Il parroco di Gradisca e il suo vice don Claudio sono ricoverati uno a Gorizia l’altro a Cattinara e per ora rimangono stabili

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Gradisca

Continuano ad essere stabili le condizioni dei due sacerdoti dell’Unità Pastorale di Gradisca d’Isonzo e Farra costretti al ricovero in ospedale dopo l’avvenuto contagio da Covid-19 e la manifestazione di problemi respiratori.

Il parroco Don Gilberto Dudine, 48 anni, rimane ricoverato al reparto di Medicina Covid dell’ospedale di Gorizia. «È molto dura», ha commentato brevemente via smartphone ai tanti che in queste ore gli hanno manifestato la propria vicinanza. Si trova invece sempre al reparto Penumo Covid di Cattinara il suo vicario, don Claudio Cidin, 67 anni, le cui condizioni sono apparentemente in lento miglioramento. Ma sbilanciarsi in queste ore sul quadro clinico dei due sacerdoti è davvero prematuro.

Intanto oggi, dopo la sanificazione delle chiese dei due comuni, toccherà invece alla bonifica della casa canonica di Gradisca e a quella di Farra, con i relativi uffici. In queste ore il Consiglio Pastorale Parrocchiale dell’Unità Pastorale di Gradisca d’Isonzo e Farra, nel rinnovare la propria vicinanza a don Gilberto e a don Claudio e a tutte le persone colpite dal contagio e dalla malattia, invita tutta la comunità a rimanere unita nella preghiera. E comunica che, eseguita la sanificazione di tutti i luoghi di culto, questo fine settimana nelle chiese dell’Unità Pastorale le sante messe riprenderanno nel rispetto del Protocollo sottoscritto tra Governo e Conferenza Episcopale Italiana. L’intenzione è quella di confermare gli orari preesistenti alla comparsa dei casi di contagio, ma eventuali variazioni o modifiche degli orari saranno comunicate tempestivamente ai fedelisul sito internetdell’Unità Pastorale (www.parrocchiagradisca.it ).

La prima chiesa a riaprire ai fedeli, questa sera alle 20.10, sarà in ogni caso quella di San Valeriano, ove si svolgerà l’ora di adorazione eucaristica settimanale, con una particolare preghiera per tutte le persone colpite dalla malattia. –

L. M.

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