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Zoff: «Quelle parate allo stadio di Mariano fra lavatoio e porte enormi»

Il campione del mondo di Spagna ’82 ricorda gli inizi da portiere nel suo paese e spunta una vecchia foto fra i pali. . Intanto sono finiti i lavori alla tribuna

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La parata di Dino Zoff a 12 anni sul campo di Mariano 

MARIANO Quando ci giocava Dino Zoff da ragazzino non c’erano. Ma adesso il vecchio e glorioso campo sportivo di Mariano, per la prima volta nella storia del calcio locale, può contare quella tribuna coperta che in tanti hanno sempre desiderato. L’emergenza sanitaria non ha permesso ancora di inaugurare la struttura, i cui lavori si sono conclusi da poche settimane, e si aspetta con impazienza di celebrare l’evento e il ritorno del calcio giocato.



Quella nuova tribuna riporta sotto i riflettori un aspetto importante della storia del paese e della sua crescita sociale. Il campo di calcio di Mariano venne inaugurato il 14 settembre 1952 e fu un evento memorabile per la comunità. Nell’occasione la messa domenicale venne anticipata e il campo benedetto dal parroco don Nicodemo Plet in un paese pavesato a festa: primo match ufficiale il derby tra Mariano e Farra, vinto dai padroni di casa per 3-0 con le reti di Sartori, Poiana e Medeot. Sul nuovo campo di calcio a fare i primi allenamenti della sua inimitabile carriera è stato Dino Zoff. E il portierone della Nazionale ha nitidi ricordi di quei giorni e del campo sportivo del suo paese d’origine. «C’è una vecchia foto – dice il campione di Spagna 82 – dove sono impegnato in una parata. Avevo dodici anni se non ricordo male. Dietro c’erano degli amici e sullo sfondo le case popolari in costruzione. Prima di giocare sul nuovo campo si andava a tirare i calci al pallone in quello che veniva chiamato “il lavatoio”. Lì non c’erano le porte. Sul campo poi con le porte grandi, enormi, mi si sono dovuto abituare».

Zoff, classe 1942, si ricorda di molti aneddoti legati alle prime partite disputate nel campo del paese in cui è nato. «Ho sempre presente il gol segnato da Visintin. Ancora oggi lo ritengo uno dei più belli che ho visto realizzare. Personalmente poi mi ricordo bene un gol che ho subito: mi sono vergognato di come l’avevo preso tanto che non avevo voglia di mangiare il panino del dopo-partita. A rincuorarmi era stato l’amico Fausto..», dice Zoff. E poi riprende con un’altra immagine sugli allenamenti: «Mi allenavo nella parte del campo che guarda a Corona su uno spazio dove c’era la sabbia per il salto in alto. Ricordo Ivone Dizorz (Ivucci) che buttava la palla e io mi tuffavo».

Zoff è sempre ritornato a Mariano e sul campo sportivo ha partecipato spesso ai festeggiamenti per le vittorie della squadra calcistica locale. Ci tornerà anche in occasione dell’inaugurazione della nuova tribuna. Il Mariano calcio e il Comune l’hanno invitato e lui ha promesso di essere presente. «Ho saputo – spiega Zoff – della novità della nuova tribuna nel campo di calcio dove sono cresciuto calcisticamente. Quel giorno sarò presente e spero anche che questo momento difficile di emergenza sanitaria possa essere superato. Seguo sempre il Mariano e spero che possa tornare a giocare presto». Tutti in paese aspettano Dino per salutarlo e vedere i frutti dei lavori di costruzione della copertura della tribuna iniziati nel mese di maggio dello scorso anno, rifiniti con una copertura leggera in monopanel dalla lunghezza di circa 23 metri, sostenuta da pilastri e da un’intelaiatura in acciaio (147 mila euro la spesa). Un nuovo gradino è stato aggiunto e sono stati posizionati una sessantina di seggiolini di colore rosso che si sposano con il blu della copertura: i colori sociali del Mariano. Quelli che un tempo portava anche Dino Zoff. —


 

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