All’orizzonte due maxi gare per le forniture di gas e luce

Oltre 400 milioni in due. È il valore delle maxi-gare, che il mandato uscente dovrà perlomeno impostare. Circa 300 milioni in 11 anni è la cifra in palio per chi gestirà la distribuzione del gas nel prossimo futuro; più di 100 milioni pesa l’affidamento della pubblica illuminazione, anche in questo caso un contratto pluriennale. Entrambe le partite vengono seguite da Enrico Conte, intenzionato a non lasciare un’eredità molto delicata nelle mani del suo successore ai Lavori Pubblici comunali.
Per quanto riguarda il gas, il bando è già pronto - sostiene il direttore - vanno riconfigurati alcuni valori su indicazione della competente agenzia Arera, ma a febbraio si potrebbe andare in onda: se così fosse, Trieste sarebbe tra le prime dieci realtà nazionali a mettere in gara il servizio. Ci sarà da attendersi un’istruttoria lunga, non meno di sei mesi, in considerazione delle cifre in ballo. Il gestore uscente è AcegasApsAmga che ha compiuto investimenti notevoli sul ringiovanimento della rete, sostituendo le vecchie tubature in ghisa grigia.
Ancora problematica la vicenda relativa alla pubblica illuminazione. Conte spera di saltarci fuori entro gennaio, ha sollecitato la relazione del gruppo di lavoro, per portare entro gennaio la delibera in giunta con l’individuazione della proposta di pubblico interesse. Ma è opportuna prudenza, perchè negli ultimi mesi la data è più volte slittata a causa dei continui “rilanci” da parte dei contendenti, tant’è che il servizio è arrivato alla quarta proroga. Contendenti che sono quattro e tutti di buon lignaggio: Hera Luce (uscente, subentrata ad AcegasApsAmga), Citelum (gruppo Edf), Enel Sole, City Green Light. Quest’ultima, partecipata dalla Lamse di Andrea Agnelli, era adita al Tar Fvg per farsi riconoscere il diritto a partecipare alla comparazione delle proposte. —
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