Polemica sui contributi dedicati alla sicurezza Se ne discute in Consiglio

/CERVIGNANO
È polemica sull’utilizzo dei fondi per la sicurezza pubblica e privata stanziati dalla Regione anche a Cervignano: la questione, sollevata dalla lista civica di minoranza “Uniti per Cervignano” per mezzo di un’interrogazione ad hoc, sarà discussa oggi in consiglio comunale, che si preannuncia ricco di temi all’ordine del giorno.
Il gruppo d’opposizione capeggiato da Giovanni Di Meglio chiede, infatti, chiarezza su questi contributi visto che, come si legge nel documento depositato in Comune, «la Regione Friuli Venezia Giulia aveva previsto nel corso del 2019 due bandi di assegnazione di risorse finanziarie ai Comuni dedicate alla sicurezza». La lista d’opposizione, tramite la consigliera Laura Centore, chiederà oggi alla giunta quanti cittadini hanno presentato la domanda di accesso ai fondi, se tutti coloro che hanno fatto domanda hanno effettivamente ricevuto il contributo e a quanto ammonta il totale delle somme erogate. «La Regione aveva 3 milioni 500 mila euro totali – sintetizza Centore – e i Comuni avevano delle quote fisse e delle quote in proporzione ai numeri di abitanti e alla quantità di forze di polizia locali presenti». Chiara la risposta del sindaco Gianluigi Savino: «Fino ad adesso – spiega –, per quanto riguarda i privati sono tre persone che hanno fatto richiesta e hanno ottenuto il bonus, per una cifra totale di 12 mila euro e che, in ogni caso, per quanto concerne la parte pubblica della videosorveglianza e delle telecamere, l’amministrazione sta facendo un lavoro di monitoraggio con le forze dell’ordine cittadine per verificare un ampliamento dei sistemi già esistenti. Sono lecite – prosegue – le richieste dell’opposizione, ma occorre tenere conto ed essere consapevoli del fatto che il Comune ha proceduto regolarmente nell’assegnazione dei fondi e delle agevolazioni. Il numero basso di richieste è un dato che deve essere accettato e non pregiudica in alcun modo la correttezza delle procedure».
Oltre a questa interpellanza ce n’è un’altra riguardante il patrocinio e una cifra stanziata a sostegno della stesura di un volume intitolato “Toponimi e altra onomastica del territorio di Cervignano del Friuli” dedicato alla toponomastica, chiedendo quale possa essere il riscontro e con quale criterio siano stati dati i soldi alle associazioni in un periodo di “stallo” delle attività e quale possa essere il riscontro effettivo nell’utilità per la cittadinanza. Un tema caldo sarà anche quello che concerne le partecipate del Comune, visto che Cervignano, con delle quote variabili, partecipa attivamente in cinque società fondamentali per il territorio del comune stesso e di tutta la Bassa orientale, come la Cafc, la Net, l’Ausa Multiservizi, l’Ausa servizi salute e l’Interporto di Cervignano del Friuli. Una terza interpellanza del gruppo “Uniti per Cervignano”, inoltre, riguarderà l’ormai annosa questione delle case Ater di via Garibaldi, gli edifici consegnati ai cittadini e che fin da subito presentavano delle infiltrazioni d’acqua.—
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I commenti dei lettori