In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Anche a Zagabria e Lubiana giunte le prime dosi del vaccino

In Croazia iniziata la distribuzione alle contee. La Slovenia partirà con gli anziani

Mauro Manzin
2 minuti di lettura

ZAGABRIA Sabato 26 dicembre 2020, ore 6 del mattino, fa un freddo cane nell’alba di Zagabria quando il furgoncino che trasporta le prime dosi di vaccini destinate al Paese si ferma davanti alla sede dell’Istituto nazionale di sanità pubblica. Vengono scaricate con la massima attenzione e messe nei refrigeratori già predisposti.



Sono le prime 9.750 dosi del vaccino anti coronavirus prodotte dalla Pfizer-BioNTech con cui oggi anche la Croazia parteciperà al Vaccino day europeo. Zagabria ha ordinato 5 milioni e 905 mila dosi. Il primo a essere vaccinato sarà un anziano ospite della casa di riposo di Trešnjevka. A Dubrovnik, invece, le prime dosi andranno a medici e sanitari in prima linea nella lotta contro il Covid-19, mentre 155 dosi sono state inviate a Sebenico. «Questo è l'evento più importante dall'inizio della pandemia - spiega il direttore dell’Istituto nazionale di sanità pubblica Krunoslav Capak- da domani (oggi ndr.) inizieremo a vaccinare le fasce di popolazione più a rischio dell'intero territorio della Repubblica di Croazia. Il vaccino sarà distribuito agli Istituti di sanità delle contee che organizzeranno le vaccinazioni per gli utenti delle case di cura, il personale sanitario che lavora nei reparti Covid e gli operatori di medicina d'urgenza».

«Per ora - prosegue Capak - è una quantità simbolica di vaccino che viene consegnata a tutti gli Stati membri dell'Ue, che segna l'inizio delle Giornate europee della vaccinazione il 27, 28 e 29 dicembre. Dopodiché, ogni settimana arriveranno nuove dosi, che ci aspettiamo in conformità con il piano di vaccinazione. Chiediamo a tutti i cittadini di rispondere alla vaccinazione in conformità con il nostro slogan "Pensa agli altri-fatti vaccinare"». «L'arrivo del vaccino - si legge su un tweet del premier Andrej Plenković - è un messaggio incoraggiante e dà speranza per la normalizzazione della vita durante il 2021».

Scortata dalla polizia slovena dal confine austriaco fino alla farmacia del Centro clinico universitario (Ukc) di Lubiana, dove è stato controllato il contenuto del carico, per poi essere trasferita all’Istituto nazionale di sanità pubblica (Nijz) e immessa nelle celle frigorifere, è giunta in Slovenia la prima tranche di vaccini anti-Covid costituita da 9.750 dosi Pfizer-BioNTech. Immediatamente sono scattati i preparativi per le prime vaccinazioni che avverranno oggi.

«Per avere l'immunità di gregge, almeno il 60% della popolazione deve essere vaccinata - ha spiegato Mario Fafangel capo del Centro per le malattie infettive al Nijz - quando la raggiungeremo dipenderà anche dalla distribuzione del vaccino. Alcuni altri vaccini non saranno così difficili da conservare e distribuire come quelli di Pfizer. La resistenza al virus dopo la vaccinazione è maggiore che dopo aver superato la malattia, ma non è ancora chiaro quanto tempo duri. Alcune ricerche mostrano che il vaccino garantisce l’immunità per almeno otto mesi». Secondo le previsioni del sottosegretario alla Salute Marija Magajna entro la fine dell'anno arriveranno in Slovenia 16.575 dosi di vaccino. Anche la Slovenia userà lo stesso schema della Croazia iniziando quindi la vaccinazione dalle case di riposo. Il presidente della Repubblica, Borut Pahor, ritiene che il vaccino quasi sicuramente metterà fine a questa crisi sanitaria, quindi esorta tutti a farsi vaccinare. Lui stesso, ovviamente ha deciso di ricevere il vaccino insieme al primo ministro Janez Janša e al presidente del Parlamento Igor Zorčič. I tre vertici istituzionali della Slovenia avevano ritenuto di essere tra i primi ad essere vaccinati per dare un esempio agli sloveni, ma hanno ritenuto successivamente di aspettare il proprio turno perché c’è molta gente più bisognosa di essere immunizzata prima di loro. Chapeau. —

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

I commenti dei lettori