Trieste, due donne truffate e derubate in casa
I malviventi hanno telefonato alle loro vittime chiedendo denaro o preziosi per "sanare" una presunta problematica connessa con un incidente stradale causato dal figlio e per effettuare urgentemente un tampone per l’accertamento del Covid alla figlia.

TRIESTE Due donne sono state truffate e derubate in casa nella giornata di ieri, 24 novembre, a Trieste: i malviventi hanno fatto leva sulla loro fragilità, acuita anche dal critico periodo pandemico e giocando sui sentimenti famigliari. Il primo episodio si è svolto in tarda mattinata nel rione di Rozzol, mentre il secondo nel tardo pomeriggio in zona San Giusto.
I malviventi hanno telefonato alle loro vittime chiedendo denaro o preziosi per sanare una presunta problematica connessa con un incidente stradale causato dal figlio e per effettuare urgentemente un tampone per l’accertamento del Covid alla figlia. Provate e sconvolte dalle notizie, le donne hanno acconsentito che un’amica e una sanitaria venissero a casa loro a prelevare i beni. Ripresesi dallo spavento, le donne hanno realizzato di essere state raggirate e hanno telefonato ai figli, avendo conferma delle truffe. A quel punto è scattata la chiamata al 112. Sul posto si sono recate le Volanti della Questura.
La Questura invita tutte le persone "a diffidare da simili comportamenti, messi in atto da individui che cercano di carpire la fiducia di soggetti deboli, come persone anziane o che vivono da sole, per mettere in atto truffe e raggiri. Al minimo sospetto e, comunque, per verificare situazioni che appaiono dubbie o anomali, si invita la cittadinanza a informare prontamente le forze dell’ordine e di non avere alcun timore nel segnalare questi episodi".
Intanto, nella serata di ieri, la Volante ha denunciato per molestie e resistenza a pubblico ufficiale un cinquantenne, già noto alle forze dell’ordine. In palese stato di alterazione alcolica, ha molestato i clienti di un supermercato di viale Campi Elisi, come fatto anche nel pomeriggio, e, presi alcuni generi alimentari, voleva allontanarsi senza pagare. I poliziotti, giunti sul posto, hanno cercato di calmare l’uomo, che ha, invece, opposto resistenza. Accompagnato in Questura, è stato denunciato. Infine, la Polizia Ferroviaria ha denunciato per ricettazione e per il possesso ingiustificato di oggetti atti a offendere un cittadino slovacco di 36 anni. Aveva con sé una pettorina di un ente di servizio ferroviario e un martelletto con punte in ferro.
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