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Prenderà corpo anche in provincia di Gorizia lo sciopero proclamato per la giornata di oggi dai metalmeccanici di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil che chiedono il rinnovo del contratto di categoria.

Ad un anno dalla presentazione della piattaforma contrattuale, le principali organizzazioni sindacali si asterranno dal lavoro in tutta Italia per 4 ore, con presidi in tutta la Penisola, per chiedere il rinnovo del contratto nazionale Federmeccanica-Assistal scaduto ormai da 10 mesi. In particolare, la categoria chiede la difesa dell’occupazione e il rilancio dell’industria metalmeccanica; l'aumento del salario, il miglioramento del welfare, dei diritti e delle tutele; la salute e la sicurezza dei lavoratori, oltretutto in piena pandemia; la stabilizzazione dell’occupazione precaria e l'introduzione della clausola sociale nei cambi appalti; la contrattazione dello smart-working. Dall'iniziativa si sfila la segreteria provinciale di Gorizia di Ugl, che appoggiando la linea nazionale, preannuncia di non aderire allo sciopero.

«Iniziativa inopportuna - argomenta il segretario Alessandro Ballaben - in quanto, considerato il momento delicato che il Paese sta vivendo, è più appropriato e responsabile spostare le trattative a tempi migliori. Questo sciopero non fa altro che indebolire ulteriormente il salario dei lavoratori e delle lavoratrici».

Intanto sempre oggi a Monfalcone, in piazza Unità dalle 11, il coordinamento provinciale di Usb preannuncia un presidio «per far sentire la voce del mondo del lavoro nell’acuirsi della pandemia, che oltre ad essere una emergenza sanitarie è parallelamente una crisi economica ed occupazionale». —



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