“Ronchi di carta” più ricca con la nuova ricerca dedicata ai legionari
Nuove riflessioni sul rapporto tra la città e il poeta soldato nel volume di Italo Santeusanio che rafforza la già notevole produzione locale

cultura
Le prossime uscite sono dietro all'angolo. Ronchi dei Legionari di carta sta per aggiungere altri tasselli di quel già vasto mosaico fatto di libri, saggi, opuscoli e guide che riguardano la sua storia, la sua cultura, i suoi grandi e piccoli tesori. A giorni, infatti, sarà mandata alle stampe una nuova pubblicazione curata dallo storico, professor Italo Santeusanio.
Prende spunto dalla conferenza, organizzata in occasione del centesimo anniversario della marcia su Fiume, dal titolo “La marcia di Ronchi nell’archivio storico comunale” e permetterà di scoprire i legami tra la città ed il poeta Gabriele D'Annunzio. Ma non solo. Il comitato per la valorizzazione storico-letteraria di Gabriele D'Annunzio, presieduto da Adriano Ritossa, realizzerà un libro che conterrà i nominativi di tutti i legionari con alcune ulteriori riflessioni su quel periodo e su ciò che accompagnò la presenza del poeta-soldato nella cittadina con i suoi legionari.
E, ancora, un nuovo libro, questa volta curato dall'amministrazione comunale, accenderà i riflettori su “Ronchi dei Legionari: tra storia e futuro”. Dunque l'effervescenza editoriale della cittadina continua a farsi largo. E non sono pochi le testimonianze che si possono trovare tra gli scaffali di casa o delle biblioteche. Alcuni libri sono ormai rarissimi, altri se ne sono aggiunti nel recente passato.
Era il 1959: 61anni fa veniva dato alle stampe il primo volumetto sulla storia di Ronchi, una quarantina di pagine scritte da Silvio Domini ed edite dalla cartolibreria Aldo Gregorin di piazza Oberdan, tratta da una monografia storica in preparazione che, però, uscirà solo negli anni Novanta. Il primo atto di una storia della città che da allora è stata trattata in diverse occasioni, sia in forma generale, sia prendendo a pretesto alcuni specifici argomenti e non solo da quello storico conosciuto e stimato che era Domini. E' il 1970 quando Francesco Furlani, già sindaco della città, pubblica un compendio storico che raccoglie numerosi articoli tratti da quotidiani e settimanali e che trattano argomenti specifici legati a Ronchi dei Legionari. Da ricordare, ancora, i libri di Renato Cosma e Renato Duca e le tante pubblicazioni dedicate a tante associazioni ronchesi, scritte, tra gli altri, da Amerigo Visintini, Giovanni Miglia ed Alfio Agostinelli. Fabio Degrassi, ancora, ha curato numerosi volumi della storia della città.
Tra i tanti “Ronchi invisibile. La ricerca della storia attraverso lo studio dei suoi monumenti”, ma anche “Fascismo di confine. Ronchi in camicia nera”. Due sono state le edizioni del libretto dedicato alle “Chiese di Ronchi”, mentre “I soldati dimenticati di Ronchi e Staranzano, 1914-1918” è il titolo del volume, scritto da Giorgio Milocco e presentato lo scorso anno al pubblico. E non sono mancate le pubblicazioni di partito come “Dagli anni Venti verso il 2000: un impegno di progresso”, mandato alle stampe nel 1986 dall'allora Partito comunista italiano. L'ultimo, in ordine di tempo, è quello scritto da Marco Barone, “Sguardi sul '900 di Ronchi. Come la storia ha macchiato l'identità di una località. Ronchi, un caso nazionale”. —
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