Bagarre in Consiglio su mascherine, controlli e voti alla Madonna
Ad accendere gli animi la gestione della pandemia A fine riunione approvate le due mozioni urgenti presentate da Pd e maggioranza

TRIESTE. Il Covid infiamma il Consiglio comunale. Dopo che alcuni problemi tecnici legati allo svolgimento in videoconferenza hanno impegnato la parte iniziale della seduta, nonché dopo l’approvazione di due atti amministrativi ordinari che erano già stati precedentemente discussi in commissione consiliare, ieri il dibattito si è infatti surriscaldato quando l’aula è passata a esaminare due mozioni urgenti.
Ad accomunarle era il tema, riconducibile alla pandemia in corso. A presentarle invece sono stati rispettivamente il Pd e le forze di centrodestra. Alla fine sono state entrambe approvate, al prezzo tuttavia di più di un momento di bagarre. Non sono mancate dichiarazioni dal sapore “no mask”. Qualcuno ha inoltre proposto come possibile rimedio, da contrapporre al dilagare delle infezioni, l’idea di votarsi alla Madonna della Salute, che in effetti d’altronde era già intervenuta intercedendo per Trieste durante l’ottocentesco Colera.
Tornando alle mozioni, la prima – quella avente come prima firmataria la dem Valentina Repini – impegna sindaco e giunta a farsi parte attiva nella sensibilizzazione della popolazione sul corretto utilizzo delle mascherine tramite apposite campagne informative, alla luce dell’incremento dei contagi e delle nuove misure stabilite dal governo nazionale.
È stata approvata a maggioranza, dopo che il Pd ha accolto un emendamento proposto dal leghista Radames Razza, che ha cancellato il punto in cui si auspicava che il Comune iniziasse a distribuire gratuitamente i dispositivi di protezione alle fasce più fragili della popolazione. Ciò è accaduto a seguito di una serie di prese di posizione delle forze di centrodestra, di cui si è inizialmente fatto portavoce il capogruppo di Forza Italia Alberto Polacco: ci hanno tenuto a sottolineare come non sia competenza del Comune stanziare fondi sulle mascherine, ma che al contrario l’ente dovrebbe ricevere finanziamenti per poter fare questo.
La seconda mozione è stata illustrata dallo stesso Polacco e sottoscritta pure da esponenti di Lista Dipiazza, Fratelli d’Italia e Lega, oltre che forzisti: chiede al sindaco di avviare un’interlocuzione con il prefetto allo scopo di intensificare la sorveglianza anti assembramenti. Il vicesindaco e assessore alla Sicurezza, Paolo Polidori, l’ha fatta propria. A margine i dem Fabiana Martini e Giovanni Barbo hanno tuttavia criticato duramente le modalità di svolgimento del dibattito, anche alla luce del fatto che è stata negata l’urgenza a una mozione del centrosinistra di sostegno al commercio.
Sempre in tema Covid, durante la fase delle domande di attualità che ha preceduto i lavori, il forzista Michele Babuder ha chiesto delucidazioni sulla ristrutturazione degli spogliatoi della palestra della scuola Morpurgo, nonché sul loro adeguamento alle norme igienico-sanitarie. L’assessore ai Lavori pubblici, Elisa Lodi, ha risposto che il primo spogliatoio è stato consegnato una settimana dopo l’avvio dell’anno scolastico, nonostante la difficoltà nel reperire fornitori edili, che ha complicato l’iter. Proprio la difficoltà nell’accedere alle merci impone che in futuro si torni a completare i lavori sull’impianto elettrico, senza che ciò infici la fruizione dello spazio. Ora tocca all’avvio degli interventi sul secondo spogliatoio.
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