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Nuovi contagi a quota 165. In regione scatta la stretta su visite in case di riposo e manifestazioni sportive

Fedriga firma due ordinanze con ulteriori restrizioni e apre allo stop delle lezioni in aula sul modello Campania. «Basta evitare il lockdown»

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Massimiliano Fedriga 

TRIESTE Un’altra giornata di pandemia in Friuli Venezia Giulia con oltre 5mila tamponi, ma anche un totale dei contagiati dall’inizio dell’emergenza coronavirus che, con il +165 comunicato dalla Regione, supera quota 6mila. Si registra poi un nuovo decesso (sono ora 359), di una anziana del 1925 residente in provincia di Udine, e pure un’impennata degli ospedalizzati (12 le terapie intensive, +1, 45 i ricoveri nelle malattie infettive, +13), ritornati a dati da fine maggio.

Nel bollettino del vicepresidente Riccardo Riccardi è il comparto sanitario a evidenziare l’infezione di un medico, di un dietista e di un infermiere di Asugi, di un medico dell’Azienda Friuli centrale e di un amministrativo della Friuli occidentale. Il tracciamento ha inoltre collegato il contagio di due infermiere triestine alla frequentazione di una palestra cittadina, la Movin’Up di via Svevo, con conseguenti tamponi per decine di corsisti e lo stop alle attività, fanno sapere i gestori, «in attesa di maggiori informazioni da parte dell’ufficio sanitario». Nelle residenze per anziani sono positivi pure due operatori a Trieste, uno a Grado, uno a San Canzian d’Isonzo e uno a Pradamano. A Trieste risulta contagiata anche un’anziana di 97 anni ospite di una casa di riposo.

Il ritorno del Covid nell’ambito più dolorosamente colpito ha portato il governatore Massimiliano Fedriga, nominato dal commissario straordinario Domenico Arcuri commissario delegato per la realizzazione delle opere previste nel Piano regionale di riordino del sistema sanitario in funzione dell'emergenza Covid-19, a firmare un’ordinanza, in vigore da subito e fino al 25 ottobre, che limita l’accesso dei parenti in Rsa, hospice, case di riposo, strutture riabilitative e residenziali per anziani «ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria, che è tenuta ad adottare le misure necessarie al fine di prevenire possibili trasmissioni di infezione e che, valutata la situazione epidemiologica, ne può vietare l'entrata».

Nella stessa ordinanza si interviene su teatri, cinema e spettacoli determinando il numero massimo di spettatori all’aperto in 1.000 persone e nelle strutture al chiuso in 700, fermo restando che va assicurato uno spazio libero tra posti fissi e identificati (su spalti e gradinate almeno il metro di distanza) e che non si può in ogni caso superare la capienza di un terzo di quella consentita. Una seconda ordinanza, firmata da Fedriga in serata, fa scattare la riduzione degli spettatori (obbligati alla mascherina durante tutto l’evento) da 1.000 a 800 per le manifestazioni sportive al chiuso (purché nei limiti del 15% della capienza della struttura), mentre all’aperto, e dunque negli stadi di Trieste e di Udine, si rimane a 1.000.

Provvedimenti che seguono una curva del contagio sempre più in rialzo, senza che possano essere esclusi ulteriori provvedimenti imposti dal governo. Oggi è in programma un nuovo confronto Stato-Regioni, con Fedriga che manifesta solidarietà al collega Vincenzo De Luca rispetto alle critiche sulla decisione di chiudere le scuole in Campania e lascia intendere che il Fvg non si opporrebbe a un’eventuale reintroduzione di forme di didattica a distanza. Quello che conta, chiarisce, è «evitare un lockdown con interventi miti, ma in anticipo». Dopo di che, aggiunge Riccardi, facendo capire che sono altri i territori che non hanno risposto adeguatamente ai richiami dello Stato, «la nostra è una sorveglianza sanitaria importante, e i numeri lo dimostrano».

Tornando al bollettino, i 165 contagi sono il secondo più alto dato di sempre dopo i 182 del 14 ottobre. La somma è di 6.093, di cui 2.102 a Udine (+65), 2.026 a Trieste (+46), 1.282 a Pordenone (+21) e 652 a Gorizia (+31), cui si aggiungono 31 residenti fuori regione (+2). L’incidenza sul totale dei tamponi di giornata (5.327), compresi quelli di verifica, è del 3,10%, quella sulle persone testate per la prima volta (ieri 1.697), è nettamente risalita: 9,72% (quasi un positivo ogni 10 test) contro 6,60% (uno ogni 15). Gli attualmente positivi sono 1.799 (+127), i totalmente guariti 3.910 (+12) e le persone in isolamento 1.742 (+138). —


 

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