Gorizia, via Brigata Toscana una piscina. Secchio d’acqua per il sindaco
Attesi i lavori all’impianto fognario e di scolo ma è pubblica solo la fascia centrale mentre ai lati è dei privati. Il Comune chiede la cessione per intervenire nel 2021

GORIZIA Un secchio pieno di acqua sporca, color marrone, di pozzanghera. La pozzanghera – più propriamente quasi un lago – è quella che ormai da decenni non s’asciuga dall’inizio dell’autunno a fine primavera in via Brigata Toscana, una delle annose questioni irrisolte della città. A ricevere questo “presente”, che vuol essere un promemoria, è stato ieri mattina presto il sindaco Ziberna, proprio di fronte al municipio.
A portarlo sin lì (in realtà con l’obiettivo di consegnarlo all’ufficio protocollo, visto che l’incrocio con il primo cittadino si è rivelato casuale) è stato Andrea Braidot, 47enne goriziano che da qualche anno sta ristrutturando l’abitazione che ha acquistato al civico 11 di via Brigata Toscana, nella quale conta di poter entrare entro fine anno. Ecco, per entrarci, però, vorrebbe evitare di dover indossare gli stivali da pesca, le uniche calzature che permettono di attraversare la profondissima e ampia pozza che si estende per tutta l’ampiezza di via Brigata Toscana, dove fognatura e asfalto sono una chimera.
«Questo è il senso della mia iniziativa, che vuole esprimere tutta l’esasperazione di noi residenti – spiega Braidot –. Voglio e vogliamo risolvere una volta per tutte, dopo tantissimi anni, il problema che affligge la nostra strada, e così mi sono riproposto di portare un secchio dell’acqua della nostra pozzanghera qui in Comune. Ripetutamente, se necessario, ogni volta che potrò, magari una volta alla settimana. Per ricordare l’impegno preso dall’amministrazione comunale».
La situazione di via Brigata Toscana è nota da moltissimo tempo. In estrema sintesi, la strada si allaga perché resta ancora da realizzare l’impianto fognario e di scolo delle acque meteoriche. L’operazione si è sin qui sempre arenata di fronte alla particolarissima natura “catastale” della strada, che risulta di proprietà pubblica solo nella fascia centrale, e di proprietà dei privati invece lungo i margini laterali, di fronte alle abitazioni. Per sbloccare l’impasse lo scorso anno sembrava essere stata trovata una formula vincente: il Comune scrisse una lettera ai residenti chiedendo che cedessero gratuitamente le particelle di loro proprietà, evitando così il lungo e complesso iter degli espropri.
Alcuni acconsentirono, altri (come proprio Andrea Braidot) si dissero più che disponibili ad accettare, ma a fronte di certezze e previsioni chiare su data e modalità dei lavori. Poi ci si è messo anche il Covid-19, ma il 2021, come ha assicurato ieri mattina Ziberna a Braidot, e come spiega anche l’assessore ai Lavori pubblici Arianna Bellan, dovrebbe essere finalmente l’anno della svolta. «I fondi per i lavori erano già a bilancio – precisa l’assessore –, ma sono stati poi spostati per permetterci di affrontare l’emergenza coronavirus. La progettazione però non si è fermata, e la completeremo quest’anno. Confidiamo che a fronte di questo anche i proprietari che non hanno ancora firmato la cessione delle particelle lo facciano, in modo da porter cosi procedere. Intanto via Brigata Toscana è già sotto l’attenzione delle manutenzioni, e prevediamo in questi giorni di andare a coprire le buche in via temporanea». Intervento non risolutivo ma necessario, perché così come è, oltre che brutta e disagevole, la via è anche pericolosa. —
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