TRIESTE Mare sporco e senza le cosiddette “panne”, ossia i limitatori presenti a pelo d’acqua che impediscono alla sporcizia di giungere fino a riva. Schiamazzi continui. Tuffi nelle aree non consentite. Per non parlare poi delle lunghe code, magari sotto al sole, per riuscire ad entrare. Sono solo alcune delle critiche mosse dai frequentatori della parte maschile del Pedocin, stufi di dover litigare con gli altri clienti del “bagno” per il rispetto dei nuovi obblighi, ma anche delle classiche regole di buona educazione.
«Sporcizia a riva e schiamazzi»: la "rivolta" nel lato maschile del Pedocin

Segnalata dagli habituè la presenza di rifiuti in spiaggia a causa del mancato posizionamento delle barriere. L’assessore Giorgi: «Provvederemo al più presto»