Migranti a piedi vicino ai binari, ritardi sulla Monfalcone-Udine
Non si fermano i rintracci. Gruppi di irregolari fermati tra Gorizia e Cormons Convogli bloccati per oltre mezzora e Trenitalia ha istituito bus sostitutivi

GORIZIA. Continua il flusso di migranti provenienti dalla rotta balcanica sulla direttrice tra Gorizia e Cormons. Nove stranieri sono stati rintracciati mercoledì dalla polizia nella zona di Piuma all’altezza della Remuda. Dopo le operazioni di fotosegnalamento negli uffici di Casa Rossa, i due minori non accompagnati sono stati trasferiti in un centro di accoglienza, mentre i cinque adulti sono stati riammessi in slovenia.
Altri cinque stranieri sono stati visti camminare ieri mattina verso le 9.30 nei pressi del valico di Merna. Non si è trattato però dell’unico rintraccio della giornata. Sono stati almeno un altro paio i gruppi di persone intercettate dalle forze dell’ordine sul territorio isontino. E non sono mancati anche i disagi ferroviari causati dal fatto che alcuni immigrati si trovavano a camminare vicino ai binari.
Tre treni hanno accumulato dei ritardi sulla tratta Udine-Monfalcone. Nel dettaglio due treni hanno avuto ritardi rispettivamente di 38 e 23 minuti mentre un convoglio sulla direttrice Venezia-Udine-Monfalcone è arrivato a destinazione 27 minuti. Sono stati istituiti anche dei bus sostitutivi per permettere ai pendolari bloccati sui treni di giungere a destinazione.
Un altro gruppo è stato poi fermati dalle forze dell’ordine attorno alle 9 a Cormons. In questo caso a operare sono stati i carabinieri della stazione di Dolegna. Gli uomini dell’Arma hanno fermato ed identificato quattro migranti provenienti dall’Afghanistan in via Vino della Pace. Tre sono maggiorenni, mentre sulla reale età del quarto sono in corso accertamenti: potrebbe infatti trattarsi di un minore. Sono stati tutti rifocillati e affidati alle cure mediche previste dal protocollo di sicurezza anti-Covid, e per ognuno dei migranti intercettati nella mattinata di ieri nel territorio della provincia di Gorizia scatterà ora la quarantena obbligatoria.
Tra i primi a notare gli extracomunitari fermati sul ciglio della strada dagli uomini dell’Arma anche l’assessore cormonese alle Politiche giovanili Massimo Falato, che casualmente transitava con la propria vettura di lì: «Gli arrivi di questi ultimi giorni sono una testimonianza di come questo tratto di territorio sia molto utilizzato dagli extracomunitari come luogo di transito», ha commentato.
Nel caso in cui il quarto afgano fermato a Cormons fosse identificato come minorenne, scatterebbe automaticamente la procedura che prevederebbe la presa in carico, da un punto di vista economico, da parte del Comune nel quale il giovane è stato fermato, in questo caso Cormons. Ma la persona era priva di documenti e per stabilirne l’età sono necessari degli approfondimenti specifici da un punto di vista medico. Al momento le verifiche sono in corso. Il ragazzo, però, potrebbe anche essere maggiorenne e dunque non rientrare nella categoriadescritta.
L’arrivo dei quattro afgani bloccati ieri in via Vino della Pace rappresenta l’ennesimo episodio di identificazione di migranti irregolari degli ultimi giorni nel territorio cormonese: qualche giorno fa nove uomini, otto di nazionalità pachistana e uno proveniente dall’India, erano stati fermati dai Carabinieri alla stazione ferroviaria di Cormons dopo essere stati visti camminare in località Subida da alcuni residenti alle prime luci dell’alba. Altri tre pachistani irregolari arrivati sempre dalla rotta balcanica, la sera precedente, si erano spontaneamente presentati al comando dei Carabinieri di Gradisca.
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