Piscina terapeutica, in gioco anche Siram
La “global service” del gruppo Veolia guarda al Porto vecchio. E bussa pure la mantovana Myrtha Pools, leader del settore

Massimo Greco
Dopodomani - venerdì 10 luglio - il Comune saprà, sia pure in maniera orientativa, a quanti soggetti imprenditoriali e associativi (assistenza, sport, ecc.) importi realizzare la piscina terapeutica nell’edificio 133 in Porto vecchio, al posto dell’originaria struttura riabilitativa in Sacchetta, che ha visto crollare il tetto un anno fa. Attenzione: le manifestazioni di interesse, che saranno consegnate/trasmesse in Municipio, non impegnano i loro presentatori e - analogamente - chi salta questo giro, potrà partecipare alla futura gara o comunque proporre un proprio progetto.
In attesa che le carte natatorie divengano ufficiali, un fatto nuovo è la “candidatura” di Siram, la “pigliatutto” milanese controllata dalla multinazionale francese Veolia e confermata vincitrice del global service manutentivo degli immobili scolastici comunali (ma ha perso l’appalto municipale di uffici, musei, chiese, case di riposo ecc.).
Il gruppo, che a Trieste ha una base operativa in via dei Cosulich, ha fatto sapere di guardare con attenzione all’evoluzione del Porto vecchio e di conseguenza esprimerà una manifestazione di interesse riguardo la costruzione della piscina terapeutica, riservandosi un più concreto approfondimento del tema dopo aver conosciuto le condizioni progettuali relative all’iniziativa. Nessun riscontro invece sulle voci che accreditano sul dossier-terapeutica un’alleanza con Rosso, impresa edile triestina e partner nell’appalto scolastico.
E non si tira indietro la Monticolo & Foti, quasi a proseguire il derby ingaggiato con Siram sui grandi appalti comunali. L’azienda edile-impiantistica rilancia la tipologia progettuale che nel recentissimo passato non ha convinto il Comune causa gli aspetti finanziari (leasing in costruendo supportato dal Mediocredito Trentino Alto Adige). Il “Theresianum” della cordata Monticolo avrebbe in squadra Sgm, Policlinico Triestino, Triestina Nuoto. «La nostra idea - chiarisce Andrea Monticolo - si basa sulla vocazione sociale della piscina, che noi vorremmo a tariffa calmierata, senza ristorante e senza i contenuti ludici presenti nell’avviso del Comune».
In largo Granatieri si sono fatti vivi altri soggetti imprenditoriali, che bisognerà appurare se formalizzeranno l’interesse o meno. Il più importante è Myrtha Pools, azienda leader in Italia nel segmento piscine (competizione, design, terme), con stabilimento a Castiglione delle Stiviere nell’alto Mantovano. Anche un’impresa spagnola, Supera, ha chiesto lumi attraverso un intermediario italiano.
Ricordiamo che alcune settimane fa il Comune aveva deciso di imboccare la strada della manifestazione d’interesse senza vincoli, indicando alcuni parametri realizzativi dal titolo “Tergeste Mare Aquae”: una vasca maggiore a scopo terapeutico, 1-2 vasche più piccole, “spa”, ristorante panoramico, spazi verdi, noleggio di ombrelloni sul vicino litorale previo accordo con l’Autorità portuale.
In moto anche la Soprintendenza che, dopo aver vincolato il Magazzino 27b alle spalle del “27”, procederà alla tutela dello stesso “133”, nell’immediata retrovia del 28bis (Tcc), e della vicina rimessa ferroviaria. Il “133”, composto da tre corpi di fabbrica, faceva parte del cosiddetto quartiere Ford e adesso si avvia a una riconversione natatorio-terapeutica. —
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