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Il lavoro in Tribunale non conosce il virus: le vendite giudiziarie sbloccano 10 milioni

Rispetto ai 1.259 processi fissati, tra civile e penale, il rinvio ha riguardato solo il 15 per cento. Depositate 292 sentenze

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Laura Borsani

L’emergenza Covid-19 di fatto non ha rallentato l’attività del Tribunale di Gorizia. Nonostante la sospensione delle udienze dettata dai provvedimenti del governo nella fase più acuta della pandemia, la situazione attuale consegna un quadro positivo. A parlare sono i dati, forniti dal presidente del Tribunale, Giovanni Sansone. Nel periodo dal 12 maggio al 30 giugno, rispetto a 1.259 processi complessivi fissati, tra il settore civile e penale, sono stati ricalendarizzati, ossia rinviati dal prossimo settembre in poi, 193, pari al 15,3%. Sono stati quindi trattati 1.066 procedimenti, l’84,7%. C’è un altro dato di peso: nello stesso periodo sono stati distribuiti circa 10 milioni di euro, ricavati dalle vendite giudiziarie esecutive e fallimentari. Liquidità particolarmente significativa, immessa nell’economia del territorio isontino, in un momento di crisi indotta dal lockdown. Inoltre, dal 9 marzo fino al 26 maggio, sono state depositate 292 sentenze, di cui 208 per il settore civile e 84 per quello penale. Considerato che l’attività era sospesa per l’effetto-Covid 19, i giudici hanno recuperato l’arretrato. Veniamo ai dettagli relativi al periodo tra il 12 maggio e il 30 giugno. Per il settore civile degli 894 processi fissati 51 sono stati rinviati da settembre in poi, rappresentativi del 5,7%. Quindi sono stati trattati 843 procedimenti, nell’assestarsi ad una percentuale di ben 94,3%. Per il settore penale, dei 365 processi fissati, sono stati ricalendarizzati da settembre 142, il 38,9%. Anche in questo caso pertanto la mole di procedimenti trattati è alta: 223, a fronte del 61,1%.

Il presidente del Tribunale, Sansone, ha osservato: «L’emergenza dovuta alla pandemia da Covid 19 sull’attività del Tribunale di Gorizia ha prodotto effetti molto contenuti. Voglio ricordare che il Tribunale è sempre stato aperto, rispettando le necessarie disposizioni prescrittive al fine di evitare assembramenti e garantendo l’opportuna sicurezza. È stato gestito un accesso razionalizzato al Palazzo di giustizia». Il presidente fa poi riferimento all’importante recupero degli arretrati effettuato dai giudici durante la sospensione “forzata” delle udienze. E sottolinea con particolare accento la tempestività nella distribuzione di 10 milioni di euro: «È un dato che voglio evidenziare perché in un momento di crisi di liquidità e con i flussi finanziari “asciugati”, abbiamo cercato di immettere e distribuire subito le somme ricavate dalle vendite giudiziarie esecutive e fallimentari. È un’attività già rapida in situazioni ordinarie e per la quale, nell’ambito delle difficili circostanze legate all’emergenza sanitaria, abbiamo impresso un’ulteriore accelerazione. Questo risultato – ha aggiunto – è frutto dell’encomiabile impegno da parte dei professionisti, commercialisti e avvocati, quali delegati alle operazioni di vendita giudiziaria e curatori fallimentari, che si sono attivati con solerzia».

Sansone parla della rete collaborativa mantenuta dal Tribunale e dalla Procura con l’Ordine degli avvocati e la Camera penale: «Con i presidenti, avvocati Francesco De Benedittis e Paolo Marchiori, ci sono stati una continua sinergia e flusso informativo, volto a mantenere e garantire il servizio giustizia. Abbiamo anche siglato uno specifico protocollo, al fine di dare continuità e risposte alla comunità. La giustizia – ha continuato – è un servizio essenziale, e pur con le cautele che si imponevano, non ha subito significativi rallentamenti». Il presidente del Tribunale guarda al futuro: «Questa drammatica situazione emergenziale ci ha consentito di fare un’attenta riflessione, soprattutto in ordine alla razionalizzazione e all’ulteriore efficientamento del servizio di cancelleria. Con la collaborazione dell’Avvocatura si sta cercando di renderne più facile l’accesso, sia ai professionisti, sia alla collettività. Ognuno può prenotare sul sito del Tribunale un orario di accesso in cancelleria secondo le proprie esigenze. Non troverà pertanto code, ma un’interlocuzione immediata con il cancelliere. Questo significa risparmio di tempo, maggiore lavoro e quindi meno costi per la collettività. Tutto arriverà per via telematica, anche per quanto riguarda l’aspetto informativo». Sansone ha concluso: «Intendiamo sfruttare al meglio lo strumento telematico confortati dal fatto che in questo periodo di accessi con appuntamento e di richieste online, l’utenza anche non qualificata ha risposto egregiamente. È chiaro che per quanti non dispongano di strumenti informatici sarà sempre garantito un servizio il più possibile celere. Pensiamo di attivare questa modalità dal mese di settembre. Questa difficile esperienza, pur di un certo impatto, ha insegnato molto».—

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