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Basket e volley a San Giovanni: il Comune cerca un “partner”

Ok al progetto esecutivo di un’opera attesa dal 2008: previste due palestre Ma i soldi non bastano a completare il complesso: va trovata un’altra “milionata”

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Massimo Greco

Due palestre coperte di dimensioni regolamentari laddove una volta sorgeva un’officina delle tramvie municipali.

Siamo a San Giovanni e percorriamo via Raffaello Sanzio dove, all’intersezione con via San Cilino, il Comune sta realizzando un impianto sportivo, in verità previsto fin dal 2008 ma sempre rimandato per una ragione o per un’altra. Le due palestre verranno dedicate a pallacanestro e a pallavolo.

Le dimensioni planimetriche del complesso - scrive la progettista architetto Letizia Lampe - dicono 65,5 metri di lunghezza; 25,50 metri di larghezza; 7,50 metri di altezza. Di mattino l’utenza sarà scolastica, amatoriale, diversamente giovane. Di pomeriggio e sera invece spazio agli allenamenti a livello agonistico. La struttura risulta idonea per l’attività agonistica di carattere locale. Possono accedervi fino a 99 spettatori. Il futuro complesso sportivo sangiovannino, dirimpettaio del campo calcistico “Visintini” e a breve distanza dalla piscina anch’essa situata in via San Cilino, si ergerà su tre livelli: al piano terra le palestre, al primo piano i servizi di supporto, al secondo piano due spogliatoi utilizzabili anche da atleti disabili.

Il progetto esecutivo è stato illustrato alla giunta alcuni giorni fa dall’assessore ai Lavori Pubblici Elisa Lodi. Dal testo della delibera, con l’aiuto del “responsabile unico del procedimento” Enrico Conte, si arguisce a fatica che l’opera costerà complessivamente 3,5 milioni di euro: 1,2 milioni finanziano la parte strutturale in via di realizzazione; il mutuo sportivo provvederà a un ulteriore stralcio di 1,2 milioni; infine bisognerà trovare una terza fiche di simile importo per arredi e dotazioni sportive.

In sostanza, il Comune riuscirà a coprire i 2/3 del complesso, poi occorrerà inventarsi qualcosa, perchè il completamento edile-impiantistico delle due palestre non sarà sufficiente a renderle operative dal punto di vista sportivo. Un’ipotesi al vaglio di largo Granatieri è la seguente: il Municipio aspetta di verificare venerdì 10 luglio quali e quanti soggetti sono interessati a realizzare e a gestire la piscina terapeutica nell’ex officina Ford in Porto vecchio, dietro il costruendo centro congressi. A chi vincerà la gara per il compendio natatorio, si potrà chiedere di condurre anche l’impianto di San Giovanni, che - come abbiamo visto - andrà allestito.

Certo, come chiarisce l’architetto Lampe nella relazione, l’attuale lotto, dedicato alle parti strutturali (fondazioni, pilastri, solai, copertura, ecc.), non permetterà neppure una parziale messa in funzione del complesso.

L’iter dell’impianto sportivo sangiovannino è piuttosto brigoso. Ci comincia nell’ottobre 2008 (dodici anni fa) con la forma di un accordo di programma tra Regione Fvg e Comune, che prevede la costruzione di un impianto polivalente per la spesa di 2 milioni 750.000 euro da finanziarsi attraverso un mutuo assistito da contributo regionale. In realtà lo stanziamento originario scende a 1 milione 600.000 euro perchè una quota di oltre 1,1 milioni viene spostata sulla riqualificazione del “Rocco” in vista degli europei Under 21. Il progetto definitivo venne approvato dalla giunta nel 2009, ma l’esecutivo, varato qualche giorno fa, lo ha sensibilmente modificato, a cominciare dall’eliminazione del campo di calcio che era stato previsto sulla copertura dell’impianto. —

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