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Da “Un canestro per te” 40mila euro per l’ascensore che serve a un giovane sportivo in carrozzina

Roberto Degrassi
2 minuti di lettura
La consegna del maxiassegno per l’ascensore che serve al giovane Diego. Foto Lasorte 

TRIESTE I canestri più belli, quelli che restano e cambiano davvero una vita, li stanno segnando a riflettori spenti. Ci sono partite che si possono vincere anche se il pallone rimbalza lontano dal parquet.


Un ascensore, ad esempio, può fare la differenza nella qualità della vita quando un incidente ti ha costretto in carrozzina. Una speranza che è diventata realtà. L’associazione onlus “Un canestro per te” , costituita qualche anno fa da ex giocatori per aiutare un loro amico e compagno di squadra ad affrontare i disagi di una condizione di disabilità, ha consegnato ieri un assegno di 40mila euro a un ragazzo di neanche 21 anni, Diego Coren, da un anno costretto su una carrozzina in seguito a un incidente in bicicletta.


Una consegna pubblica, come è nello stile dell’associazione che ha la buona abitudine di documentare importi e finalità delle sue raccolte di fondi come ha già fatto in passato, ad esempio per aiutare Enrico Ambrosetti ad acquistare protesi alle gambe che gli permettessero di migliorare la qualità della vita.


La donazione consentirà a Diego di servirsi di un ascensore realizzato apposta per spostarsi tra l’abitazione nella palazzina di Opicina e il portone d’ingresso e il giardino. Ha sempre amato lo sport, Diego. «Pallavolo, motocross. Il basket da ragazzino - racconta - E grazie a un’amicizia comune Renato Tonut è venuto a conoscenza della mia storia e ha voluto coinvolgere la sua associazione. Finora per me era difficoltoso potermi spostare, era necessario l’aiuto dei miei. L’ascensore esterno, in questo senso, mi cambia la vita restituendomi l’autonomia».


Il presidente di “Un canestro per te” Davide Monticolo racconta come è stato possibile raggiungere i fondi necessari per realizzare l’intervento. «Ci siamo riusciti in poco tempo anche perchè abbiamo trovato preziosi alleati. Le donazioni dei soci, il prezioso sostegno del 5X1000, la Lotteria di Natale e il fondamentale supporto che è stato dato dalle scuole del territorio, in particolare dalla Scuola Internazionale di Opicina. Si è messa in moto in breve una catena di solidarietà che, nonostante gli inevitabili rallentamenti nella realizzazione a causa degli effetti dell’emergenza coronavirus, ha permesso di regalare a Diego l’ascensore che sognava».


Sandro De Pol è stato uno dei campioni che per primi si sono messi al servizio della solidarietà. Oltre a lui, nerl corso degli anni hanno aderito a iniziative di “Un canestro per te” - tra gli altri - Marco Carra, Davide Cantarello, Gianmarco Pozzecco, Juan Fernandez, Michele Mian e Moreno Sfiligoi. De Pol ha voluto essere presente alla consegna dell’assegno a Diego. «Ci tengo a partecipare a queste iniziative anche se sono i miei amici il vero motore dell’associazione. Dimostriamo che con l’impegno e la serietà si può essere concretamente di aiuto agli altri cercando di regalare un sorriso a chi si trova in difficoltà. E non intendiamo certo fermarci». —

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