Miramare celebra i suoi 65 anni in vetrina
Parco e museo furono inaugurati il primo maggio e il 2 giugno del ’55. Probabili appuntamenti online in assenza di eventi

TRIESTE Il parco e il museo di Miramare compiono 65 anni. Le due date verranno festeggiate rispettivamente il primo maggio e il 2 giugno, con una probabile serie di appuntamenti online in assenza di eventi pubblici. Le ricorrenze di questo genere sono nate per un’esigenza mediatica sorta negli anni Cinquanta, parallelamente allo sviluppo della televisione. È l’epoca, quella, in cui prende piede il concetto di “vernice”. Si inizia – raccontano da Miramare – a dare importanza all’inaugurazione come fenomeno culturale e momento civico: alle mostre e ai musei non si va solo per visitare e confrontarsi, ma anche per mostrarsi e farsi fotografare, per prendere parte all’evento e documentarlo. Benedetto Civiletti, il soprintendente di Trieste ai Monumenti, alle Gallerie e alle Antichità, avviò allora le operazioni necessarie per il restauro e il riallestimento in chiave museale sia del parco che degli altri edifici pertinenziali, che erano stati fino al 1954 sede del Governo militare alleato. Si susseguirono varie riparazioni e un impegnativo restauro con tanto di adattamento del castello a spazio capace di divenire attrazione turistica e al contempo di mantenere le caratteristiche storiche della residenza asburgica di Massimiliano e Carlotta. Per l’apertura al pubblico si scelsero due festività di prim’ordine, il primo maggio e il 2 giugno. Era il 1955
Civiletti, che si era già occupato in passato di allestimenti museali e di mostre sull’arte contemporanea di rilievo internazionale – spiegano ancora da Miramare – e che era un uomo pienamente inserito nel suo tempo, prese contatto con la Rai per le riprese da effettuarsi all’inaugurazione e per la produzione di un documentario dal titolo “Miramare”. L’impegno di allora è testimoniato dal viaggio di Civiletti da Trieste alla neonata sede Rai di Milano per la revisione del soggetto. E così l’immagine di Miramare riuscì a raggiungere oltre il 60% degli italiani, in un momento in cui ogni programma dell’unica rete tv diventava immediatamente un evento collettivo.
L’anno scorso questi anniversari furono celebrati con iniziative ad hoc. Ad esempio il pubblico era stato invitato a partecipare al progetto ministeriale #IoVadoAlMuseo. C’era stata poi la collaborazione con l’Area marina protetta e l’Associazione parchi e giardini d’Italia per scoprire la sorprendente ricchezza storica, artistica, botanica e paesaggistica dei giardini italiani e quindi del parco. Era stata l’occasione, per i bambini, di ricevere gratuitamente la cartoguida naturalistica del parco con adesivi, realizzata in collaborazione con il Museo Storico. Appuntamenti che quest’anno, purtroppo, come minimo il primo maggio, non saranno possibili. Intanto però continua l’abbellimento dell’area verde secondo una ricostruzione filologica che rispecchia i dettami di Massimiliano. E in questa inedita primavera, che vede in fiore gli esterni del maniero, stanno per essere aggiunte anche le piante perenni.—
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