TRIESTE. Quattromila posti di lavoro a rischio a Trieste nel comparto del turismo. È la stima impressionante fatta dai sindacati del settore che, ipotizzando la riapertura delle attività a partire dal mese di marzo, provano a delineare le ricadute della pandemia e del lockdown successivo. Effetti che, appunto, per gli addetti di alberghi, pubblici esercizi, stabilimenti balneari, guide turistiche e agenzie di viaggi, potrebbero essere, almeno nell’immediato, pesantissimi.
«Trieste aveva puntato molto sul turismo, - valuta Andrea De Luca, della Filcams Cigl -.
Mondo del turismo in ginocchio, a rischio quattromila posti di lavoro

La stima dei sindacati di categoria. «Dagli alberghi ai ristoranti: il settore pagherà il prezzo più alto». Addio ai contratti stagionali ma ballano pure i dipendenti fissi