Francesca Artico / marano
Consorzio bonifica pianura friulana, Cafc e Università di Udine dicono basta agli allagamenti a Marano Lagunare: al via infatti ci sono soluzioni per mitigare il rischio idraulico che incombe in diverse zone abitate della cittadina ogni volta che piove. Previsti investimenti per oltre 300 mila euro.
Sarà infatti potenziato l’impianto di sollevamento denominato Serenissima con la previsione di un ulteriore impianto con scarico nella laguna in via Nazario Sauro; ottimizzati gli impianti di sollevamento Squero e Saline, ma sono anche previste attività di manutenzione e consolidamento degli argini a mare, essenziali per la difesa del territorio dalle acque della laguna.
Queste le soluzioni prospettate dal professor Matteo Nicolini della facoltà di Ingegneria dell’Università di Udine, sulle quali il Cafc e il Consorzio bonifica si attiveranno nei tempi più stretti per dare concrete risposte all’amministrazione comunale. Per gli argini, intestati al demanio idrico regionale, verrà verificata la disponibilità al trasferimento al Comune.
Dopo anni di disagi e danni, gli abitanti delle zona bassa (sotto il livello lagunare) di Marano, potranno avere quelle risposte concrete che da tempo attendono. Persone che hanno dovuto adottare drastiche misure per salvare le loro abitazioni dagli allagamenti, investendo denaro proprio per realizzare paratie e speciali infissi che impediscano all’acqua di entrare.
Consorzio, Cafc e Università attraverso l’integrazione e la gestione delle opere presenti puntano a una ulteriore mitigazione del rischio idraulico, come dichiarato in occasione dell’incontro nella sede Cafc tra la presidente del Consorzio bonifica Rosanna Clocchiatti, Salvatore Benigno presidente del Cafc , e il sindaco di Marano Lagunare Mauro Popesso. Presente il consigliere regionale Mauro Bordin. —
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