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Certo, avrebbe preferito ricevere l’abbraccio della città, ma in tempi di coronavirus una cerimonia pubblica proprio non s’ha da fare. Quindi, a Matteo Oleotto, per la consegna del “Premio Ss. Ilario e Taziano”, non resta che attendere. Inizialmente, per attribuirgli il riconoscimento si era pensato a lunedì 9 marzo. Quindi, per l’incontro si era stabilita la data di domani e, per l’occasione, si era ipotizzata una diretta streaming, di modo da dare agli amici del regista la possibilità di seguire il momento. Tuttavia, lo stato di emergenza ha finito per imporre misure ancor più restrittive, costringendo a rimandare l’incontro.

Del resto, anche il fitto programma di iniziative proposte dall’Arcidiocesi e legate alla festività dei patroni, sono state annullate quando sui muri erano già apparsi i loro manifesti. Oltre che ad Oleotto, il “Premio Ss. Ilario e Taziano-Città di Gorizia” quest’anno prevede anche l’assegnazione di due riconoscimenti speciali, per decisione della commissione ad hoc, all’Associazione Nazionale Alpini, sezione di Gorizia (Ana) presieduta da Paolo Verdoliva, e a Monsignor Sergio Ambrosi. Istituito nel 2001, quando venne vinto dal pittore Anton Zoran Music, il “Premio Ss. Ilario e Taziano-Città di Gorizia” è poi andato a Vittorio Peri, Tonino Zorzi, Michele Martina, Quirino Principe, Cecilia Seghizzi, Sergio Tavano, Paolo Maurensig, Bruna Muzzolini Tomasini, Alessandro Marangoni, Gianni Bisiach, Edy Reja, alla Brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli e al 13. mo Reggimento Carabinieri Fvg, Fabio Beltram, Carlo Rubbia, Alessandro Arbo, Leopoldo Terraneo, Cristian Tomasetti e, l’anno scorso, a Roberta Chersevani. —

A.P.

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