TRIESTE Dopo le voci, all’ora di pranzo sono arrivate le certezze. Da lunedì 2 e per tutto il mese di marzo - poi si vedrà - Trieste Airport perde i due collegamenti Alitalia giornalieri su Milano e uno dei quattro su Roma, quello del primo pomeriggio. Il coronavirus è la motivazione del taglio deciso dalla compagnia di bandiera, così come accade per Lufthansa, che ugualmente riduce voli su Monaco (box qui a lato). Tornando ad Alitalia, «ha rotte in perdita, l’emergenza sanitaria ha fatto il resto», commenta Marco Consalvo, ad dello scalo regionale pochi minuti dopo aver ricevuto dal responsabile operativo Gianluigi Lo Giudice la telefonata di conferma delle ipotesi circolate in mattinata. Un colloquio che seguiva di qualche ora l’annuncio di una nuova procedura di cassa integrazione straordinaria per poco meno di 4 mila dipendenti: il blocco dei voli e il calo dei passeggeri nella settimana del contagio ha aggravato la crisi della società.
Il presidente della Regione Massimiliano Fedriga, pronto a dare battaglia, ha contattato i colleghi governatori della Liguria Toti e della Lombardia Fontana e il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, trasmettendo «l’auspicio che si tratti di una notizia priva di fondamento» perché «le conseguenze ricadrebbero non solo sul Fvg, ma sull'economia dell'intero sistema Paese». Numeri dell’emergenza alla mano (con il coronavirus in Italia il Linate si è riempito non più del 10%, il Fiumicino del 28%), il ministro conferma che «la situazione emergenziale incide fortemente sulla vendita dei biglietti». Quindi, nel merito della situazione regionale, aggiunge: «Quella su Roma è una misura strettamente legata all’emergenza, mentre su Milano va trovata una soluzione, inserendo Trieste nel regime di continuità territoriale che permetta lo stanziamento di contributi a sostegno della linea da parte dello Stato e della Regione. Sono a stretto contatto con il presidente Fedriga, che ringrazio al pari di Debora Serracchiani per essersi attivati immediatamente». L’ex presidente della Regione in una nota dichiara che «il coronavirus non può essere usato da Alitalia per fare economie sulla pelle di cittadini e territori», parla di tagli «insostenibili e inaccettabili in un momento difficile per la regione» e sollecita l’amministrazione a «valutare nell'emergenza di usare risorse proprie per supportare i voli sulla capitale, anche con altre compagnie».
Trieste Airport informa con Consalvo che, dopo il +10,7% di gennaio, e il +16% di metà febbraio, il mese si chiuderà a -4% (c’è un -30% negli ultimi giorni, un passeggero su 4 che ha già comprato il biglietto non si presenta), ma non ci saranno per ora ripercussioni sui dipendenti (lunedì un incontro col personale dopo quello coi sindacati di ieri), invitati comunque a consumare le ferie arretrate. Tra una settimana il confronto con Alitalia. —