Billiani: è stato ottenuto un importante precedente Cisint: agito con serietà
L’avvocato: «È la prima volta che Monfalcone raggiunge un simile risultato» Il sindaco: «Ábbiamo cambiato le cose con un lavoro di gruppo»

L’avvocato Teresa Billiani, alla luce della sentenza pronunciata dal Tribunale amministrativo del Friuli Venezia Giulia, a favore del Comune che ha rappresentato, ha espresso evidente soddisfazione. E ha osservato: «Il Comune si è costituito in giudizio eccependo l’inammissibilità e l’infondatezza nel merito del ricorso. Il Tar, accogliendo le deduzioni svolte dal sottoscritto avvocato, ha a tutti gli effetti avallato l’operato del Comune ritenendo corretta la scelta discrezionale di quest’ultimo di negare il nullaosta a trasporti pesanti. Tale risultato premia l’attività svolta dal Comune nel pieno rispetto del principio di buon andamento della Pubblica amministrazione. Il provvedimento adottato dal Comune e impugnato da Trasporti Pesanti Srl contiene infatti un’ampia e articolata motivazione svolta alla luce di un altrettanto meticolosa istruttoria eseguita dagli uffici».
Il legale ha quindi ricordato: «Il Comune aveva inoltre fornito anche percorsi alternativi alla Trasporti Pesanti Srl, tenendo conto quindi dell’interesse commerciale della società. Nel bilanciamento degli interessi ha quindi prevalso quello pubblico. L’amministrazione comunale ha fatto il suo dovere».
Il sindaco Anna Maria Cisint ritiene la sentenza a favore del Comune di particolare importanza: «I 24 mila mezzi eccezionali che ogni anno transitavano per Monfalcone non passano più perchè abbiamo fatto le cose bene. L’amministrazione ha affrontato in modo approfondito il tema dei trasporti eccezionali. La scelta di interdire il passaggio dei mezzi pesanti e di trasporto delle bramme lungo il centro cittadino ha richiesto un lavoro serio, partito dalla consapevolezza di dover dotarsi di strumenti tecnici ed elementi scientifici, tanto che ci siamo avvalsi dell’indagine del professor Losa, che ha esaminato i problemi e gli impatti accumulati negli anni a causa di questa tipologia di transiti».
Il primo cittadino quindi ha aggiunto: «L’indagine eseguita dal professor Losa ha costituito una parte dell’impegno messo in campo. La questione è stata gestita anche dal punto di vista amministrativo, avevamo infatti effettuato molteplici contatti con i referenti della categoria del trasporto pesante proprio per spiegare la decisione intrapresa. È stato peraltro molto importante il ruolo della Regione, che ha indicato la viabilità alternativa per questi mezzi».
Cisint ha parlato di «un lavoro di gruppo, assieme all’avvocato Billiani, alla Regione e con i nostri Uffici comunali». E ha osservato: «Il ricorso al Tar attraverso l’impugnazione degli atti amministrativi richiedeva un’attività ed una conoscenza precise, dovendo nel contempo considerare che la nostra è una città industriale. Per questo la sentenza del Tar ha una valenza più generale, non solo limitata al caso specifico, perché il percorso relativo alla concessione delle autorizzazioni è stato affrontato in modo equilibrato e soprattutto basato su evidenze tecniche». Il sindaco ha concluso: «Dal 2005 Monfalcone ha subito 80 transiti di trasporti di bramme al giorno. Noi abbiamo cambiato le cose, consapevoli di doverci avvalere di professionisti capaci».—
La. Bo.
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