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In 8 anni oltre 500 donne ai corsi di autodifesa anche per le minorenni

Presentato il nuovo programma di sette lezioni anche pratiche. L’attività promossa dal Comune insieme all’Irss è gratuita e destinata a 50 persone

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Torna, a partire dal prossimo 9 marzo, il Corso di autodifesa femminile e sicurezza che tanto successo ha avuto negli anni scorsi. Dal 2012 ben 517 donne hanno deciso di approfittare di questa iniziativa completamente gratuita finanziata con fondi regionali e promossa dal Comune di Gorizia. Spetta invece all’Irss-Istituto di ricerca e sviluppo sicurezza il compito di insegnare alle donne, anche minorenni, qualche metodo per difendersi in caso di aggressione. L’Istituto ha sede a Udine e nasce con l’obiettivo di progettare e realizzare attività di ricerca, formazione e servizi finalizzati al miglioramento della qualità della vita dei cittadini. In sette lezioni, a partire dal 12 marzo, alcuni professionisti dell’Irss impartiranno i rudimenti delle principali tecniche di autodifesa. Nel corso delle lezioni verranno inoltre esplicitati i meccanismi psicologici che consentono di reagire evitando di sentirsi bloccate o di cadere nel panico. Si parlerà poi degli atteggiamenti che scoraggiano l’aggressore.

Il corso si suddividerà in diversi moduli formativi che contemplano nozioni relative alla prevenzione, a un corretto approccio psicologico al tema e alla conoscenza delle normative che tutelano l’incolumità personale. Lunedì 9 marzo alle 20.30 si parte con una conferenza aperta al pubblico dal titolo “Sicurezza e legittima difesa: linee guida”, un momento introduttivo al centro sociale Polivalente per parlare delle tecniche di autodifesa che verranno affrontate nelle successive 7 lezioni in programma fino al 23 aprile nella palestra del Fermi in via Diaz. I dettagli del progetto sono stati spiegati ieri in Municipio alla presenza del sindaco Rodolfo Ziberna, del vicesindaco Stefano Ceretta e del comandante della Polizia Municipale Marco Muzzati. «È un’iniziativa che nasce dalle esigenze del territorio e dalle sue aspettative. Il nostro compito è di ridurre il senso di insicurezza nelle persone», ha detto il primo cittadino. L’assessore Ceretta ha poi ricordato: «Dopo il corso organizzato a novembre, andato sold-out, abbiamo pensato di riproporre l’iniziativa. Nei mesi scorsi hanno partecipato una cinquantina di donne, il numero massimo che possiamo accogliere anche in questo caso. Non verranno insegnate, come si potrebbe pensare, delle arti marziali, ma verranno forniti degli strumenti per mettersi in sicurezza in situazioni poco piacevoli». Una proposta che, da quanto afferma il vice sindaco, è stata molto gradita in passato, al punto di portare alcune donne a ripetere l’esperienza.

Il comandante Muzzatti ha aggiunto che il programma permetterà di «gestire determinate situazioni che ci possono immobilizzare». Due o tre mosse di quelle “base” comunque non mancheranno, per quanto l’atteggiamento mentale rimanga fondamentale. Muzzatti ha poi raccontato che l’iniziativa è stata finanziata con fondi regionali destinati alla sicurezza per le fasce deboli della popolazione nel suo complesso. In tutto 40 mila euro che verranno impiegati, prossimamente, anche per attività rivolte alla sicurezza degli anziani, dei bambini o degli adulti in genere in caso di truffa. –



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