Coronavirus, evitato il rischio di un terzo stop per il rientro di Niccolò: l'aereo potrà decollare domani
Già due volte, nei giorni scorsi, era stato fermato all’aeroporto poco prima dell’imbarco assieme agli altri connazionali a causa di uno stato febbrile. Nella mattinata di oggi, giovedì 13 febbraio, si era parlato di un nuovo intoppo per non ben precisati "problemi tecnici". Ma poi la Cina ha concesso il via libera definitivo

GRADO. Il volo speciale che riporterà in Italia Niccolò Cicogna, lo studente 17enne di Grado rimasto bloccato a Wuhan, città focolaio dell'epidemia di coronavirus, dovrebbe partire domani (venerdì 14 febbraio) dall'Italia alla volta della Cina e rientrare quindi sabato. Lo si è appreso nella tarda mattinata di oggi, giovedì 13 febbraio, da fonti della Farnesina. L'operazione, come quelle precedenti, è coordinata dall'Unità di Crisi della Farnesina in stretto raccordo con i ministeri della Difesa e della Salute e con il contributo della Protezione Civile
Nella mattinata odierna erano giunte dalla Cina indicazioni contrastanti: si era parlato di un nuovo intoppo per non ben precisati "problemi tecnici". Niccolò è bloccato dalla settimana scorsa a Wuhan, dopo che per due volte nei giorni scorsi - dapprima lunedì 3 febbraio, e poi ancora sabato scorso - era stato fermato all’aeroporto della città cinese, poco prima dell’imbarco assieme agli altri connazionali, a causa di uno stato di alterazione febbrile rilevato all’ultima misurazione.
La comunicazione dell’imminente rientro era arrivata ieri mattina dalla Farnesina ai genitori del giovane, a Grado. Della questione si sta occupando l’Ambasciata italiana, in pressing sulle autorità cinesi per poter fare atterrare quanto prima a Wuhan il velivolo dell’Aeronautica Militare, lo stesso che ha già effettuato il primo volo riportando in Italia 56 connazionali. A Wuhan infatti la priorità assoluta è lasciata ai velivoli che portano medicinali o generi di assistenza: per questo agli altri aerei è riservato uno spazio atterraggio-imbarco unicamente notturno, e di poche ore.
Quella organizzata, fanno sapere dall’Unità di crisi della Farnesina, è una missione coordinata per riportare in Italia il solo Niccolò. A partire sarà il Boeing, velivolo attrezzato per il biocontenimento che non ha necessità di fare alcuno scalo. Niccolò, che in questi giorni è stato sistemato in un hotel, attende ovviamente di poter tornare a casa e tutto sommato - come confermano i genitori - è tranquillo, anche se non manca l’ansia visto l’imbarco mancato nelle due scorse occasioni: va ricordato comunque che i test effettuati per due volte sul giovane hanno sempre escluso il contagio da coronavirus.
Il ragazzo - studente del liceo artistico Sello di Udine - si trova in Cina dallo scorso agosto per motivi di studio. Al rientro dalla Cina, dovrà trascorrere il periodo di quarantena previsto dai protocolli: il luogo in cui sarà ospitato in quei giorni verrà deciso dai responsabili del Ministero della Salute.
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