GRADO Resta in Cina Niccolò Cicogna, il diciassettenne di Grado che il 3 febbraio scorso non ha potuto volare con gli altri 56 italiani sull'aereo di rientro domani da Wuhan. A bordo ci saranno 9 italiani, persone che si trovavano nella provincia di Hubei, quella da dove è partita l'epidemia. Il giovane gradese ha ancora un po' di febbre e per questo è rimasto in Cina.
Il volo Gb arriverà alla base della Raf di Brizenorton, vicino Londra, da dove i connazionali verranno prelevati da un aereo italiano che arriverà a Pratica di Mare domenica mattina. L'operazione viene coordinata dall'Unità di crisi della Farnesina. I nove saranno poi trasferiti all'ospedale militare del Celio per la quarantena.
A bordo dell'aereo inglese ci saranno oltre cento cittadini di dieci paesi europei: tra di loro anche 7 cittadini danesi, 4 svedesi e 2 greci il cui rientro nei Paesi di origine verrà effettuato dai rispettivi governi immediatamente dopo l'atterraggio del velivolo italiano.Il giovane gradese era rimasto bloccato prima di salire in aereo a Wuhan, da dove doveva partire assieme ad altri oltre 50 connazionali fatti rientrare in emergenza dall’unità di crisi della Farnesina. Gli avevano misurato la febbre, il termometro segnava 37,7 gradi ed è stato fermato in aeroporto per sospetta infezione da Coronavirus. Infezione poi scongiurata, visto che il test è fortunatamente risultato non positivo.
Niccolò Cicogna, conosciuto da tutti a Grado ma anche nel liceo dove studia a Udine, il Sello, non aveva certo immaginato questo film e questo finale quando era partito per la Cina, lo scorso agosto, per frequentare un anno di studio all’estero come prevede il progetto di Intercultura.