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Intelligenza Artificiale, arriva il corso di laurea a Trieste

Il delegato Edomi: «Triennale al via dal prossimo settembre. Obiettivo: rafforzare l’offerta, si può scegliere tra 71 percorsi»

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TRIESTE Per attrarre studenti in un mondo che cambia sempre più rapidamente serve una didattica innovativa, in grado di stare al passo con le esigenze di un mercato del lavoro caratterizzato dalla continua nascita di nuove professioni, da una digitalizzazione sempre più marcata e dalla richiesta di competenze di tipo trasversale e interdisciplinare da sommare alla propria specializzazione. Una sfida complessa, che il nuovo delegato del rettore alla Didattica Paolo Edomi, forte dell’esperienza accumulata ricoprendo per sei anni la stessa carica all’interno del dipartimento di Scienze della vita, intende affrontare agendo su diversi livelli. Se da un lato i corsi di studio esistenti vanno aggiornati con le richieste che giungono dal mondo del lavoro, dall’altro l’offerta didattica, la cui qualità è confermata dai giudizi molto positivi espressi dagli studenti nei questionari di valutazione, «andrà rafforzata soprattutto a livello di lauree magistrali, con l’obiettivo di aumentare quelle di carattere internazionale e il numero di titoli congiunti con atenei stranieri».

Di rilievo è anche l’istituzione di una nuova laurea triennale in Intelligenza artificiale, che partirà dal prossimo settembre, si aggiungerà alla laurea magistrale interateneo in Data Science e porrà le basi di un percorso su tre livelli, che prevede anche l’attivazione di un dottorato di ricerca interateneo.

«Con il supporto della Regione sono stati inoltre potenziati percorsi formativi che forniscono competenze di tipo trasversale e interdisciplinare, con opportune certificazioni: un esempio sono le attività del Contamination Lab di UniTs». D’altro canto serve lavorare anche sul miglioramento delle competenze didattiche e sull’aggiornamento del corpo docente: «E’ uno degli obiettivi del piano strategico quinquennale. Già l’anno scorso sono stati organizzati dei corsi per l’utilizzo della piattaforma informatica Moodle: l’intenzione è di proseguire su questa strada», spiega il delegato.

L’Ateneo triestino nel 2020-21 offrirà 71 corsi di studio, di cui 34 lauree, 6 lauree a ciclo unico e 31 lauree magistrali; 13 di questi corsi sono in modalità interateneo con Udine. A questi si aggiungono 28 scuole di specializzazione, 15 dottorati di ricerca e 21 master di I e II livello. Si tratta di un sistema complesso da gestire: «Uno dei primi obiettivi della mia delega sarà quello di definire con maggior chiarezza le norme che regolano l’offerta formativa a tutti i livelli e semplificare la loro attuazione, anche rafforzando l’utilizzo di strumenti digitali», dichiara Edomi, evidenziando l’intenzione di intervenire anche, come richiesto dagli studenti, per una migliore definizione delle modalità di svolgimento degli esami. Un ulteriore aspetto su cui il docente intende puntare è la formazione degli insegnanti: “Intendiamo consolidare e dare maggiore visibilità al cosiddetto percorso PF24, che consente di acquisire le competenze necessarie all’accesso in ruolo. Contemporaneamente sono state attivate iniziative, come il corso per insegnanti di sostegno, nell’ambito delle Scienze dell’educazione. Infine alcuni corsi di studio stanno sviluppando percorsi specifici per chi intende diventare docente in ambito scientifico: tra i curricula di Scienze naturali, per esempio, sarà attivato un nuovo percorso per l’insegnamento delle scienze nelle scuole superiori». —




 

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