Scuola calcio della Sampdoria a Farra, progetto Pegasus nella bufera
Il sindaco: «Al momento dei 20 mila euro dovuti ne sono stati pagati solo 7». Il Comune vuole un nuovo accordo accorciando la durata della convenzione

FARRA D'ISONZO. Era un grande sogno: quello di riportare il calcio a Farra d’Isonzo, perdipiù con i colori prestigiosi di una compagine di serie A. Ma quel sogno, a quasi due anni di distanza, appare ora quantomeno ridimensionato. Stiamo parlando dell’avventura, al momento zoppicante, della Pegasus Pro Farra, sodalizio satellite – anche se giuridicamente del tutto indipendente – della gloriosa Sampdoria.
Il progetto era stato lanciato in pompa magna nel 2018, alla presenza dell’allora direttore sportivo blucerchiato Daniele Pradè e dell’allora primo cittadino di Farra, Alessandro Fabbro. Avrebbe dovuto esserci anche “Er Viperetta”, il patron sampdoriano Massimo Ferrero, che fece comunque pervenire la propria “benedizione”. Il progetto della società sportiva Pegasus, suggestivo, non si limitava a costruire un prestigioso vivaio facendo rivivere il campo sportivo comunale, in concessione gratuita, e “riesumando” il nome della squadra del paese, la Pro Farra, che aveva chiuso i battenti qualche anno prima.
Ma pareva poter restituire nuova vita, un giorno, anche all’immobile della Contessa Beretta, un’ex casa albergo per anziani finita agli “onori” delle cronache per casi di maltrattamento ai danni degli ospiti. Dietro la corresponsione di un affitto era stata anch’essa affidata alla Pegasus, con la promessa di dare vita a progetti di riqualificazione, come una foresteria per i baby atleti. Insomma, una win-win situation, per il paese e per il Comune. E certamente per le famiglie dei tanti baby calciatori attratti dalla neonata scuola calcio, fornita di tecnici altamente qualificati del panorama regionale. Ma dopo il primo anno qualcosa ha iniziato a non andare per il verso giusto.
Già nell’aprile del 2019 la giunta Fabbro, in uno dei suoi ultimi atti, aveva disposto a titolo di autotutela la decadenza della concessione in uso del campo sportivo comunale, relative pertinenze e della “Contessa Beretta” alla società sportiva Pegasus. Il motivo? In quel momento, a fronte di un pagamento pattuito di 10 mila euro annui, ne erano stati corrisposti solamente mille. Ma successivamente la situazione pareva essere rientrata.
Dieci mesi dopo, però, lo scenario pare il medesimo. Il sindaco attuale, Stefano Turchetto, conferma: «Sappiamo delle difficoltà della società, che nulla hanno a che fare con la situazione della “casa madre” Sampdoria. E ancor più siamo dispiaciuti per le segnalazioni di disagio che costantemente ci arrivano dalle famiglie. So che si sono susseguite numerose riunioni coi genitori, senza che l’amministrazione mai fosse invitata. Per quanto riguarda gli accordi con il Comune, dei 20 mila euro di credito maturato nell’ambito della concessione a Pegasus, ne sono stati saldati al momento 7 mila.
Abbiamo quindi proposto un nuovo accordo, che dovrebbe essere sottoscritto dalla controparte in questi giorni. Esso prevede che il Comune rientri in possesso della “Contessa Beretta”, sulla quale mai abbiamo visto un progetto, e dell’area festeggiamenti del campo sportivo, accorciando di un anno la convenzione per l’uso degli impianti che ora terminerà nel 2022. Abbiamo fatto di tutto per venire incontro al sodalizio e salvaguardare al contempo l’attività dei ragazzi».
Dei 96 calciatori attivi nel primo anno, oggi in forza alla Pegasus Pro Farra ne sono rimasti una trentina. Molti tecnici, non ultimo quello che dall'inizio era il referente tecnico del progetto - Franco Cecotti - hanno lasciato per divergenze con la società. Che è presieduta da Luca Emiliano Pancaldi e rappresentata in paese dal direttore Emanuele Flangini, regista romano insediatosi a Farra dopo avere sposato una ragazza di Farra. Abbiamo provato a contattarlo per conoscere il suo punto di vista, ma senza successo.
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