Insulti e sputi ai vicini, anziana condannata a Trieste
La donna ha tormentato a lungo una coppia trasferitasi in una villetta di Scala Bonghi. Poi la “guerra” è approdata in Tribunale

TRIESTE Pensavano a una zona tranquilla quando avevano deciso di traslocare in una villetta a schiera di Scala Bonghi, in zona Rozzol. Mai avrebbero immaginato di dover subire le pene dell’inferno da una vicina molesta. Marito e moglie, entrambi cinquantenni, si sono invece trovati davanti a un’ultraottantenne indemoniata che urlava dalla finestra non appena li vedeva. Che sputava. Che inveiva con parolacce di ogni tipo. Sia contro di loro che contro gli operai della ditta edile che la famiglia aveva incaricato per ultimare alcuni interventi di ristrutturazione della casa.
Il caso è piombato in Tribunale. E si è concluso proprio in questi giorni con una condanna per molestie a carico dell’anziana. La quale, oggi ottantanovenne, dovrà pagare un’ammenda di 300 euro e altri duemila per il risarcimento del danno arrecato ai nuovi inquilini, oltre alle spese legali. I magistrati, per quanto la vicenda alla fine possa apparire come un banale problema di vicinato, non hanno archiviato il caso. Sono andati a fondo anche perché, come dimostrano le cronache, situazioni del genere talvolta possono degenerare.
Tutto comincia nel gennaio del 2016. I problemi con la vicina si manifestano fin da subito. L’anziana, evidentemente contraria ad avere dei nuovi dirimpettai, quando vede la coppia la accoglie gridando sulla strada. «Andate via...!». Questo il benvenuto.
Ma non finisce così. Man mano che marito e moglie intensificano la loro presenza nella casa di Scala Bonghi, l’anziana inasprisce le sue reazioni. Prima manda i Vigili del fuoco, la Polizia locale e gli ispettori dell’Azienda sanitaria, chiedendo una serie di controlli sul cantiere. Poi prende di mira i due inquilini. Sia in coppia che singolarmente, ogni volta che li vede passare sotto la finestra di casa. «Deficiente, assassino, ladro. Mantenuto. Porco, muso di zingaro», si sente dire l’uomo. E così la donna: «Put...».
In un’occasione l’anziana si è messa anche a sputare a terra. Lo ha fatto nei pressi del portone di ingresso dell’abitazione davanti ai due cinquantenni. Un gesto di disprezzo e provocazione.
L’ottantanovenne è andata avanti con questo tipo di comportamenti per mesi. La coppia, esasperata, si è rivolta a un legale – l’avvocato William Crivellari – e ha preparato un esposto. Durante il processo è stato anche sentito un testimone, un altro vicino di casa, che ha confermato: «Sì, quell’anziana è insopportabile».
Da quanto risulta l’ottantanovenne avrebbe continuato a berciare dalla sua finestra anche nel periodo delle udienze in Tribunale. La condanna di adesso, forse, servirà a quietare gli animi una volta per tutte. —
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