Cede il ghiaccio, annega in auto nel lago carinziano
La vittima era un Eismeister, l’addetto che deve valutare la situazione e stabilire se dare il via libera a pattinatori e giocatori di curling

VIENNA Un uomo di 68 anni è annegato nell'Aichwaldsee, un lago della Carinzia nel comune di Finkenstein, non lontano dal confine italiano di Tarvisio. Si era inoltrato sulla superficie ghiacciata che ha ceduto, inghiottendolo. La salma è stata recuperata solo più tardi dai sommozzatori calatisi nell'acqua gelida, profonda in quel punto 6 metri.
Non si tratta di uno sconsiderato avventuratosi dove non doveva: la vittima era l'Eismeister dell'Aichwaldsee, cioè l'«esperto del ghiaccio», l'uomo che ha il compito di misurare lo spessore della superficie ghiacciata, verificarne la consistenza, valutare temperatura dell'aria e condizioni meteo generali e infine, se tutti i conti tornano, dare l'ok perché le persone possano accedervi in sicurezza per pattinare o giocare a curling. In Carinzia ci sono 1.200 laghi, gran parte dei quali si ghiacciano d'inverno, ma solo alcuni vengono usati per il pattinaggio. La vittima dell'Aichwaldsee era da molti anni “Eismeister”, ruolo che svolgeva gratuitamente, per passione e spirito di servizio. Non si capisce come possa aver commesso un simile errore di valutazione.
La tragedia è accaduta mentre l’uomo stava lavorando sul lago prima di consentire l'accesso ai pattinatori. Alla guida della sua Fiat Panda si era spinto verso il centro, trainando una levigatrice come quelle impiegate sui campi di pattinaggio. Era un lavoro che aveva fatto centinaia di volte, anno dopo anno. Ma stavolta volta la lastra su cui si stava muovendo, a circa 40 metri dalla riva, ha ceduto. Alla scena hanno assistito da lontano alcuni testimoni, i quali hanno riferito che l'uomo ha subito cercato di aprire la portiera della Panda, ma senza riuscirvi, forse per la pressione troppo forte dell'acqua. La vettura si è trasformata così in una trappola mortale, che in pochi secondi lo ha trascinato fin sul fondo.
In quel momento in un bar sulla sponda si trovava per caso il capo del soccorso lacuale di Faak, Michael Siter, che è subito intervenuto assieme a due compagni con un salvagente legato a una cima, nel tentativo di salvare l'Eismeister. Ma era troppo tardi e dai bordi della crepa del ghiaccio non si riusciva più nemmeno a vedere l'auto, adagiatasi a 6 metri di profondità. È scattato l'allarme che ha mobilitato vigili del fuoco, sanitari della Croce rossa e un elicottero. Siter si è fatto portare l'equipaggiamento per l'immersione e con un’altra sommozzatrice del servizio di soccorso si è calato nell'acqua a 4 gradi di temperatura. Localizzata la Panda, ne ha estratto il corpo ormai senza vita dell'Eismeister. —
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