Multe non pagate, a Muggia parte la stretta
Scatta la riscossione coattiva. Chi non salda rischia il fermo del mezzo o il pignoramento della casa. Caccia a 310 mila euro

MUGGIA. I furbetti delle multe mai pagate hanno ora i giorni contati. Il Comune di Muggia, dopo un primo approccio “soft” promosso dalla nuova comandante della Polizia locale, Mariagrazia Vergerio, ora è passato al pugno di ferro. La cifra in ballo? Ben 309.721 euro. Chi non paga rischia il fermo amministrativo dei veicoli o il pignoramento della casa.
Risale all’estate scorsa la lettera pubblica indirizzata alla cittadinanza con la quale la Polizia locale rivierasca dava la possibilità ai muggesani (ma non solo a loro) di mettersi in regola con le vecchie contravvenzioni offrendo cinque giornate durante le quali gli “smemorati” avrebbero avuto la possibilità di regolarizzare le proprie posizioni, prima di essere “perseguiti” con penali aggiuntive e guai peggiori. Questo il biglietto da visita di Vergerio, triestina, classe 1961, subentrata alla guida della Polizia locale al posto dell’uscente Fabrizio Lanza.
Secondo le stime fornite dal Comune erano circa 500 le multe elevate annualmente mai pagate dai trasgressori, risalenti al triennio 2015-2017. Una stima approssimativa inizialmente parlava di circa 150 mila euro da riscuotere per l’intero triennio. Previsioni decisamente troppo rosee, visto che l’ammontare ufficiale degli arretrati è di 309.721 euro solamente per il 2015 e il 2016, cifra comprensiva delle spese relative all’invio delle ingiunzioni che da solo ha avuto un costo pari a 6.099 euro. Ma, soprattutto, all’interno dei 309 mila, sono state comprese le maggiorazioni, che ammontano a ben 111.240 euro.
Il Comune muggesano dunque ha deciso di adottare la riscossione coattiva delle sanzioni, come si evince dal testo che ha dato il via libera al recupero dei crediti: «A seguito del mancato pagamento di sanzioni amministrative per violazioni alle norme del Codice della Strada (...), l’ente a cui spettano i proventi dispone la riscossione coatta delle somme in base alle norme per l’esazione delle imposte dirette».
E dalle lettere arrivate in questi giorni ai muggesani si capisce che il Comune fa sul serio. In caso di mancato pagamento, anche parziale, si provvederà alla riscossione coattiva delle somme dovute, alternativamente o cumulativamente, dove ne ricorrano i presupposti, mediante pignoramento mobiliare, pignoramento dello stipendio o di crediti verso terzi, fermo amministrativo dei veicoli di proprietà del debitore, iscrizione di ipoteca sugli immobili del debitore, pignoramento immobiliare. Il tutto con aggravio di spese ed interessi.
Chi ha ricevuto la lettera del Comune avrà 30 giorni di tempo per saldare il proprio debito, oppure potrà contestare la sanzione, magari dimostrando di averla già pagata, con carte alla mano.
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