TRIESTE «Le incertezze della situazione economica e finanziaria che interessa il Paese influiscono su una costante diminuzione delle entrate della Curia». Sono le considerazioni dell’economo della Diocesi, don Piero Emilio Salvadè inserite nella relazione del bilancio consuntivo consolidato 2018. Bilancio che chiude a quota 2 milioni e 475 mila euro, in lievissimo calo (poco più di 5 mila euro) rispetto all’anno precedente, e risente ancora di ormai croniche difficoltà della Curia diocesana. Eppure tra tante criticità, emerge un timido segnale positivo che riscalda il cuore delle 60 parrocchie della provincia: elargizioni e offerte hanno ripreso a crescere. Una goccia nell’agitato mare dei conti della Chiesa triestina, su cui pesano spese ordinarie, debiti e sforzi economici indirizzati a chi vive momenti di difficoltà. A incidere negativamente sul bilancio, che chiude pesare, inoltre, è la situazione del settimanale Vita Nuova, che continua a gravare sul bilancio della Diocesi.
Il contributo derivante dalle elargizioni e le offerte versate direttamente alla Diocesi nel 2018 è stato pari a 229.957 euro contro i 165.614 euro del 2017 e i 79.980 del 2016. Ci sono poi i tributi sulle entrate, vale a dire la quota del 3 per cento degli importi ricavati da offerte, lasciti ed eventuali affitti percepiti su immobili di proprietà, che tutte le parrocchie devono girare alla Diocesi. Anche in questo caso si avverte una crescita: si è passati infatti dai 68.841 euro del 2017 agli 86.322 inseriti a bilancio lo scorso anno. Va detto peraltro che le parrocchie intercettano da anni una diminuzione delle disponibilità economiche dei cittadini. Ma alcuni fedeli particolarmente facoltosi e generosi ci sono ancora, e il loro aiuto evidentemente contribuisce a garantire il segno più a quella voce del bilancio.
missioni e 8 per millE
I ricavi dei servizi per le missioni sommati a quelle per i servizi pastorali - offerte raccolte e trasferite a Roma in occasione, ad esempio, della giornata dell'infanzia, oppure per i malati di labbra o le opere in Terra Santa - sono arrivati a quota 112.780 euro (97.187 euro nel 2017). I contributi trasferiti dalla Cei derivanti dall’8 per mille restano invece stabili a quota 1,2 milioni.
gli immobili
Il bilancio consuntivo consolidato dello scorso anno, come detto, evidenzia alla fine una mini perdita di 5.095,31 euro. Sul risultato finale un ruolo di primo piano lo gioca anche il valore del patrimonio immobiliare della Curia. Il valore del “parco edifici” della Chiesa cittadina è aumentato - passando da 5,7 a 7,2 milioni nell’arco di un anno -, grazie soprattutto ai lavori di ristrutturazione della chiesetta di San Rocco a Cavana.
Contestualmente, però, sono lievitati i mutui e i debiti a medio- lungo termine, arrivati a quasi 4 milioni nel 2018 a fronte di quasi 2,5 del 2017 e di 1,6 milioni nel 2016. I debiti a breve termine sono arrivati a quota 2.135.462 euro nel 2018 (erano 2.236.174 euro nel 2017).
la caritas
Importante e sostanzialmente invariato l'impegno riservato ai servizi della Caritas, pari a 553.713 euro. Una riduzione importante riguarda invece le spese per il personale passate da 225.632 a 148.943 euro. —