La Mula de Muggia fra turismo e natura Soluzione allo studio

Un incontro pubblico per tentare di risolvere i problemi apportati dal dosso della Mula di Muggia, eletto a sito pilota del progetto Interreg Italia-Croazia denominato Change We Care. È in programma alle 17.30 al Palacongressi di Grado.
La Mula di Muggia, tristemente nota per i numerosi casi di diportisti finiti in secca (c’è anche un segnale luminoso che indica la presenza della zona pericolosa), comprende una successione di banchi sabbiosi ricoperti nella parte interna da vere e proprie praterie di fanerogame (impropriamente chiamate alghe). Il problema è che i banchi di sabbia esterni tendono a migrare verso sud ovest spostandosi verso le spiagge turistiche. «È pertanto fondamentale raggiungere un equilibrio tra sviluppo turistico e protezione della natura», sostengono i promotori. Il progetto intende individuare soluzioni che possano risolvere i conflitti tra turismo e aree protette. Interventi del sindaco Dario Raugna, di Davide Bonaldo (Cnr Ismar), dei partner del progetto, di Antonio Bratus (Regione) Giorgio Fontolan e Annelore Bezzi del dipartimento di Matematica e geoscienze (ateneo di Trieste). Modera Fabrizio Fattor, direttore del servizio geologico della Regione. —
An.Bo.
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