Il Centro per le tradizioni valorizza la storia della città
Domani alle 17 in sala Incontro sarà presentata la pubblicazione con l’intervento di Luciano Osbat Nelle 96 pagine il libretto spazia tra passato, arte e cultura

Una tradizione che si rinnova, anno dopo anno, unendo ciò che c’era – la storia, la cultura, l’arte, la quotidianità d’un tempo – a ciò che c’è, la comunità sanroccara di oggi che non vuol dimenticare le sue radici. È “Borc San Roc” l’annuale rivista del Centro per le tradizioni popolari di borgo San Rocco che, giunta alla 31° edizione, sarà presentata al pubblico domani pomeriggio. L’appuntamento è fissato come di consueto nella sala Incontro della parrocchia, in via Veniero, a partire dalle 17, e la rivista quest’anno sarà presentata dal professor Luciano Osbat, docente universitario, archivista e direttore del Centro di conservazione documentaria della Diocesi di Viterbo presso il palazzo dei Papi. Soprattutto, poi, Premi San Rocco 2018, e dunque per molti versi di casa all’ombra dell’obelisco del Lasciac. La presentazione, poi, sarà introdotta da un’apertura musicale del giovane talento goriziano Lorenzo Tomada, per chiudersi invece con un brindisi bene augurale.
“Borc San Roc” numero 31, nata ancora una volta sotto la direzione di Vanni Feresin, consta di 96 pagine curate nei minimi dettagli anche dal punto di vista grafico, seguendo quella che ormai da diversi anni è l’impronta che il Centro Tradizioni ha voluto dare a una delle sue creature più importanti. A livello di contenuti, poi, sono una ventina gli approfondimenti storici che arricchiscono la pubblicazione, spaziando da uno sguardo ad un diario inedito della Grande Guerra ad un omaggio al 500° anniversario della pubblicazione dell’ultima edizione del Messale Aquileiense, fino ai 100 anni di Anna Bombig e della Filologica friulana.
Tra gli autori, alcuni di specchiata notorietà come il direttore dell’Archivio di Stato di Gorizia Marco Plesnicar, l’archivista e storico Luca Olivo, lo storico dell’arte Giulio Tavian o il diplomatico Federico Vidic, sono affiancati da giovani talentuosi che si propongono alla lettura attenta del pubblico. Questo tanto, poi, impreziosito come sempre da immagini suggestive, illustrazioni e un occhio di riguardo per la lingua friulana. –
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