Spalato, il toro scappa due volte dal macello: sui social Jerry diventa una star
Beffati militari, agenti e cacciatori. Il proprietario: un animale così merita di vivere, non lo abbatterò. Ma la fuga continua

SPALATO È un bel toro di 650 chili, e non ne vuol sapere di compiere la fine dei suoi consimili. Quelli - e sono tanti - che tifano per lui gli hanno dato anche un nome, Jerry, dopo che il toro si è reso latitante dal pomeriggio di venerdì scorso, da quando cioè è fuggito macello di Castelvecchio (Kaštel Stari), località costiera nei dintorni di Spalato. L'animale, fiutato il pericolo, è riuscito a lasciare il branco in cui si trovava ed è scappato al galoppo o quasi verso la località di Rudine, per nascondersi in un'area boschiva. È partita così una massiccia caccia al toro che ha visto impegnati agenti di polizia, militari delle Forze armate, veterinari e cacciatori delle società venatorie dalmate. Si voleva la cattura per evitare qualsiasi incontro ravvicinato con l'uomo, che avrebbe potuto avere conseguenze pesanti per qualche residente dello Spalatino.
In effetti Jerry è stato preso qualche ora dopo la fuga, ma è riuscito nuovamente a ingannare i suoi inseguitori dileguandosi una seconda volta. A quel punto le sue imprese sono uscite dall'anonimato per conquistare una grossa popolarità, tanto che su Facebook è nato un gruppo dal nome “Sosteniamo il toro Jerry”, cui hanno aderito migliaia di persone, tutte dalla parte del quadrupede. Interpellato dai media, il proprietario del macello nonché del toro, Petar Skejo, ha dichiarato di non avere più alcuna intenzione di mandarlo a morte dopo la fuga-bis. «Dopo quanto è riuscito a combinare ritengo meriti di restare in vita. Lo donerò a qualche persona di buona volontà, che disponga di un pascolo dove Jerry possa muoversi in libertà». Parole che hanno avuto vasta eco su Facebook: gli iscritti al gruppo hanno espresso la speranza che l’uomo mantenga la promessa.
Intanto Jerry, che si sarebbe diretto verso Prgomet, nell’entroterra di Traù, ha fatto una capatina nel cortile dell’abitazione di una donna alle spalle di Castelvecchio, comportandosi in modo mansueto ma sparendo non appena la donna ha aperto la porta di casa credendo fosse un bue.
Le ricerche proseguono, ma almeno fino al tardo pomeriggio di ieri non hanno dato alcun risultato concreto.—
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