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La rivista Nature assegna alla Sissa di Trieste il titolo di miglior ateneo “giovane”

Pubblicata la classifica delle Università con meno di 50 anni. La Scuola di via Bonomea è al top in Italia

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TRIESTE. Prima assoluta in Italia e tra le migliori 50 nel mondo. È il lusinghiero piazzamento ottenuto dalla Sissa nella classifica delle più valide “Young Universities” - vale a dire gli atenei con meno di 50 anni di vita -, stilata dalla prestigiosa rivista scientifica “Nature”. «Per creare un’Università di livello mondiale - spiega la “bibbia” della scienza - si inizia con questi ingredienti: forti culture interdisciplinari, pensiero creativo e ricerca non convenzionale». Elementi che sono stati appunto trovati proprio nell’istituto triestino.

Il direttore della Sissa, Stefano Ruffo non nasconde una certa soddisfazione: «Il riconoscimento è il frutto del lavoro dei nostri ricercatori e delle nostre ricercatrici che tutti i giorni svolgono un’attività di altissimo livello, riconosciuta dalla comunità internazionale. È la prima volta che una classifica di questo tipo riconosce anche il valore di scuole come la nostra, focalizzate sui dottorati di ricerca. È infine un risultato conseguito attraverso un processo autonomo da parte di Nature index, in questo senso inatteso, e per questo ancora più significativo. Insomma un motivo di grande orgoglio».

Nature index ha analizzato le prime 160 università con meno di 50 anni in tutto il mondo, stilando una classifica complessiva e nei diversi settori di competenze. A livello italiano ci sono solo quattro istituti nella classifica in questione, visto che le università nazionali hanno prevalentemente storie centenarie. I primi posti sono invece prevalentemente occupati da istituti cinesi. Meno brillanti invece, almeno in questo specifico report, le performance degli Stati Uniti che, pur menzionati in genere dai monitoraggi di Nature, sono invece poco presenti nel club under 50. L’index però va oltre alla data di nascita e analizza anche il contributo che viene dato alle comunità scientifiche.

La Germania ha undici atenei tra i primi cento, lo stesso numero della Cina, ma il contributo è decisamente più basso, di almeno un terzo, rispetto alla Repubblica popolare. La Sissa, quattordicesimo al mondo nel settore della fisica, emerge quindi come una delle poche isole felici della ricerca italiana ed europea. —

A.P.

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