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Ferriera-day a Roma, Arvedi svela le carte

Oggi al ministero dello Sviluppo economico la presentazione del piano industriale con le tappe della decarbonizzazione

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TRIESTE È il giorno del secondo incontro del tavolo aperto a Roma sulla Ferriera. Contemporaneamente, a Servola, i lavoratori si riuniranno in assemblea. Dal vertice, in programma al ministero dello Sviluppo economico, ci si aspetta che Siderurgica Triestina riveli quali saranno i prossimi passi verso la riconversione dell’area a caldo, compresi nel piano industriale che l’azienda ha messo a punto nelle ultime settimane. La scelta della riconversione può infatti essere ormai data per assodata, come ribadisce il ministro Stefano Patuanelli: «A questo punto mi sembra abbastanza evidente che si voglia optare per il superamento dell’area a caldo e per la decarbonizzazione del sito di Servola. Stiamo camminando rapidamente verso quello che è un obiettivo comune e anche questo incontro ci consentirà di fare un ulteriore passo in questo senso».

L’atteso piano industriale consentirà dunque di chiarire innanzitutto quali saranno le tempistiche per la cessazione della produzione di ghisa, come evolverà di conseguenza il futuro della manodopera e se sarà necessario o meno fare ricorso ad ammortizzatori sociali. La riunione al Mise servirà inoltre a conoscere più in generale le intenzioni del cavalier Giovanni Arvedi sul futuro dello stabilimento. Gli interrogativi riguardano lo sviluppo del laminatoio, l’ipotesi di produrre ghisa in Russia e in Ucraina, l’utilizzo della banchina antistante la Ferriera e, ancora, la riconversione logistica, in cui non si sa se l’azienda avrà un ruolo. C’è infine la partita del soggetto attuatore delle bonifiche ambientali, a proposito delle quali Patuanelli dovrà fornire entro l’anno dettagli circa le eventuali risorse che il ministero potrebbe mettere a disposizione. «Quanto all’ipotesi trasferimento, si tratta di scelte industriali del privato, su cui il ministero non interviene», osserva l’esponente del governo: «A noi spetta il già citato compito di superare l’area a caldo, fare gli interventi di messa in sicurezza e di bonifica dell’area, capire quale ulteriore sviluppo industriale questa possa avere. Lo sviluppo portuale è evidente così come l’ottimo lavoro che sta facendo Zeno D’Agostino». Siderurgica dovrebbe infatti specificare, tra le altre cose, quale parte dei terreni sia disponibile a cedere all’Autorità portuale.

Oggi pomeriggio a Servola, intanto, si terrà un’assemblea dei lavoratori. «A partire dalle 15 ci riuniremo all’interno della fabbrica», rende noto Umberto Salvaneschi, segretario provinciale Fim Cisl: «Alle 17 convocheremo poi una conferenza stampa davanti al portone principale dello stabilimento». Mercoledì a Roma c’è inoltre in agenda una nuova Conferenza dei servizi sul tema dei parchi minerari, non più necessari in caso di effettiva riconversione.—

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