BELGRADO C’è l’operaio dell’Est che aspetta da tre anni un compenso di oltre ottomila euro, ci sono centinaia di serbi impiegati da ditte slovene e poi distaccati in Germania, che hanno ricevuto salari inferiori a quanto pattuito. Bosniaci e croati inviati in Austria sempre dalla Slovenia, sottopagati e con alto rischio di non vedersi versare contributi per la pensione e la previdenza sociale.
Il dossier del sindacato europeo: «Sfruttati lavoratori dell’Est»

Ces: lavoratori assunti da imprese attive in un Paese comunitario, “distaccati” in un altro Stato ma pagati meno. Nel mirino soprattutto il settore dell’edilizia