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Bufera in aula a Turriaco, ma Tricarico non si dimette

La prime scintille tra pariti sulle mancate condoglianze alle famiglie dei due poliziotti La sinistra vuole il leghista fuori ma il partito ha lasciato l’aula

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Le ostilità sono state immediate. Il Consiglio comunale a Turriaco lunedì sera si è aperto con una comunicazione del sindaco Enrico Bullian di pesante condanna nei confronti del consigliere della Lega Marco Tricarico. E non solo per aver postato un “meme” offensivo nei confronti della giovanissima ambientalista Greta Thunberg, ma anche per i commenti alla partecipazione del primo cittadino, con fascia, a una manifestazione a Monfalcone sull’accoglienza dei migranti e le mancate condoglianze alle famiglie dei due agenti di Polizia uccisi a Trieste attraverso la pagina Facebook del Comune.

Il Consiglio lunedì si è aperto comunque con un minuto di silenzio in memoria non solo dei due agenti, ma anche dei curdi siriani uccisi nel recente attacco turco, delle due persone assassinate in Germania in una sinagoga da un neonazista e dei migranti che hanno perso la vita in questi giorni al largo di Lampedusa. A conclusione dell’intervento il sindaco ha quindi chiesto di anticipare al primo posto della scaletta dei lavori la discussione della mozione presentata dal centrosinistra per chiedere comportamenti più “responsabili” sul web da parte degli amministratori e le dimissioni di Tricarico, «a causa del quale Turriaco ha avuto una pessima pubblicità nazionale». «Mi pare, però, che qui si stia andando lungo un’unica via – ha ribattuto il consigliere leghista Alessandra Giannangeli –, oltre al fatto che mettere un freno alle proprie opinioni sa tanto di dittatura. L’assessore Nicola Pieri in un post di cui è autore su Facebook ha di fatto dato dei cretini a tutti gli elettori della Lega». A Turriaco 349 alle comunali di fine maggio. Giannangeli ha quindi chiesto il ritiro delle deleghe di Pieri, il cui post è stato però definito dal sindaco «non paragonabile a quello di Tricarico»: «E ciò è dimostrabile dal dibattito che c’è stato attorno». Il gruppo della Lega capitanato dal capogruppo Antonio Romano si è quindi alzato per lasciare l’aula. «Mi spiace, ma alla fine si usano due pesi e due misure e non ci stiamo», ha detto prima di uscire con Giannangeli e Tricarico. Che non rassegnerà dimissioni, visto che dal partito non sono state richieste, come è stato chiarito a margine dal referente della Lega Massimo Asquini. A lasciare l’assise potrebbe invece essere il candidato sindaco del Carroccio, Stefano Mattiussi, pure lunedì sera assente per motivi di lavoro (e a prenderne il posto sarebbe la prima dei non eletti, Eleonora Zanutel). Con il documento approvato la maggioranza ha invitato solo Tricarico alle dimissioni e «gli amministratori a mantenere toni consoni al ruolo, evitando di diffondere opinioni aggressive verso altri, discriminatorie o razziste, ripudiando l’uso offensivo dei social». «Allora forse il sindaco dovrebbe uscire da alcune pagine cui è iscritto come “Vergognarsi (di chi amministra Monfalcone)”, ha obiettato sempre Asquini. —



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